"Il fiume Isonzo scorre a Cividale, Spilimbergo è in Veneto", gaffe e strafalcioni sul sussidiario

Cividale si trova nella valle dell’Isonzo. Spilimbergo e San Daniele sono due dei principali centri della Pianura veneta. Il Matajur fa parte delle Alpi Giulie. E il Tagliamento? È in Veneto, ovvio. Affermazioni strampalate, non c’è dubbio. Che non sono però state pronunciate durante un’interrogazione da uno studente “debole” in geografia. Sono riportate in due libri di testo utilizzati nelle scuole della nostra regione, pensati da autori che forse non hanno proprio dimestichezza con fiumi, laghi e montagne del Friuli Venezia Giulia.
Gli strafalcioni sono stati segnalati dai genitori degli alunni che su quei volumi dovrebbero acquisire gli elementi basilari sulla geografia del Belpaese. Dovrebbero, appunto.

Pianura veneta
Il primo caso riguarda un sussidiario utilizzato dalle quinte elementari, adottato da diverse scuole friulane. Si tratta di “Everest”, pubblicato e distribuito dal Gruppo editoriale Raffaello di Ancona. Il caso, segnalato dalla pagina Facebook dei “Manovali per l’Autonomia”, ha indignato migliaia di persone che hanno visto e condiviso il post degli autonomisti.
Nella pagina del sussidiario dedicata al Friuli Venezia Giulia è riportata una cartina disseminata di “orrori” geografici. La Pianura friulana, che fa parte della Pianura veneto-friulana, è riportata unicamente con la dicitura “Pianura veneta”, con una semplificazione completamente errata.
Il Vajont è diventato tristemente noto per la frana del monte Toc, che causò la tracimazione dell’acqua contenuta dalla diga costruita per creare l’invaso artificiale. Ma il “lago del Vajont” è ridotto oggi a uno specchio d’acqua: curioso citarlo e disegnarlo sulla mappa come era prima del drammatico 1963. E ancora: la Sella di Camporosso viene posizionata più o meno dove si trova Coccau.
Cividale e l’Isonzo
Non è finita qui. Nella stessa carta geografica riportata dal volume pubblicato dalla casa editrice marchigiana colpisce la localizzazione del fiume Isonzo. Anziché scorrere tra la Slovenia e il Goriziano, il corso d’acqua Sacro alla Patria per le vicende legate alla Grande Guerra viene fatto passare per Cividale, chiaramente scambiato per il Natisone. Per restare alla parte più orientale della regione, il Vipacco viene scambiato con il Timavo, mentre le Alpi Giulie sono spostate a sud di qualche decina di chilometri, evidentemente confuse con le Prealpi Giulie.
Il Tagliamento in Veneto
Errore macroscopico anche in un altro testo, “Geografia a km zero - Dall’Italia all’Europa”, una coedizione European Geographic Institute e Gruppo editoriale “il capitello”, un testo indirizzato agli studenti di prima media.
A pagina 100, nella sezione dedicata a fiumi e laghi italiani, si legge: «I fiumi del Trentino e del Veneto, come l’Adige, il Brenta, il Piave e il Tagliamento sono alimentati in prevalenza dalle piogge». Il Tiliment in realtà nasce proprio a cavallo tra Veneto e Friuli, a poca distanza dal Passo della Mauria, ma si snoda poi unicamente in quest’ultimo territorio. Insomma, ci vuole davvero molta fantasia per farlo diventare un fiume “tutto” veneto.
Il precedente
Nel 2013 un sussidiario, “Nel giardino dei saperi” edito da Giunti scuola, era riuscito a inanellare una serie di errori clamorosi, indicando Pinot e Soave come principali eccellenze locali, derubricando il friulano a dialetto ed elevando lo spazzacamino a personaggio tipico della regione. Le topiche del volume finirono addirittura al centro di un’interrogazione parlamentare, con la casa editrice fiorentina costretta a scusarsi per gli strafalcioni contenuti nel proprio sussidiario, in uso a parecchie scuole primarie. Anche friulane.
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