Il Cormor sarà messo in sicurezza, già disponibili 80 milioni di euro

Ad annunciare lo stanziamento necessario alla prima tranche di lavori per la realizzazione di un canale scolmatore  destinato a fronteggiare le piene del torrente in comune di Tricesimo è stata la viceministro all’Ambiente Vannia Gava

Alessandra Ceschia

Attesi e programmati da almeno un quindicennio, gli interventi per contrastare le piene del torrente Cormor hanno ottenuto un primo finanziamento e saranno avviati nel 2025.

Ad annunciare lo stanziamento necessario alla prima tranche di lavori per la realizzazione di un canale scolmatore in galleria destinato a fronteggiare le piene del torrente Cormor in comune di Tricesimo è stata la viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava.

«Siamo di fronte a un’opera storica, che garantirà la protezione idraulica del territorio per i prossimi decenni – il suo commento –. Si tratta di un progetto ad alto valore strategico per il Friuli Venezia Giulia, poiché garantirà la messa in sicurezza di oltre 300.000 abitanti, ben 46 Comuni e oltre mille kmq di territorio regionale esposti al grave rischio idraulico e alluvionale.

Ottimo – ha aggiunto – il lavoro del Consorzio di bonifica della Pianura friulana che, in qualità di soggetto proponente, è riuscito a dividerlo in stralci funzionali, e della Regione, che ne ha colto la rilevanza stanziando sull’intervento 80 dei 190 milioni del Fondo di coesione e sviluppo.

La sfida – conclude Gava – è finanziare opere strategiche di questa portata e accelerare la spesa di tutti gli interventi di messa in sicurezza del Paese».

L’opera completa ha l’obiettivo di contrastare il rischio alluvioni sul bacino del Cormor e di quello del Torre-Isonzo, con un canale che partirà dal comune di Tricesimo per attraversare quelli di Reana, Udine, Tavagnacco e Pololetto in galleria. Si snoderà per 4 km, con un impatto ambientale minimo, avrà un diametro di 6 metri e potrà portare 100 mc di acqua al secondo con una ricaduta benefica in termini di sicurezza per 300 mila abitanti, da Buja a Majano, Colloredo, Martignacco fino a Pocenia e Muzzana.

A definire le coordinate tecniche del progetto è Armando Di Nardo, direttore del Consorzio che ha presentato un piano complessivo del costo di 238 milioni di euro.

«Il Cormor e il Torre attraversano una delle zone più densamente urbanizzate e produttive del Friuli centrale – premette Di Nardo –. Un territorio soggetto a criticità legate al rischio alluvioni.

I benefici attesi dall’intervento si tradurranno nell’eliminazione dei costi economici e ambientali attraverso la costruzione di un canale scolmatore preceduto da opere di adeguamento delle arginature del Torre e dell’Isonzo con l’obiettivo di aumentare la sicurezza idraulica di un vasto territorio che potrà sopportare eventi meteorologici estremi senza danni.

Il Consorzio ha già realizzato interventi simili che riguardano il canale che dal Corno porta acqua al Tagliamento, il Tresemane e quello della destra Torre, dimostrando l’affidabilità di queste opere e il notevole risparmio in termini di costi sociali che giustificano ampiamente il costo delle opere».

Quanto alle tempistiche, il progetto esecutivo del primo lotto è in fase di completamento, poi si potrà andare in appalto. Per la realizzazione del secondo lotto bisognerà reperire le risorse.

Esprime soddisfazione per l’avvio dell’opera Renzo Baiutti, sindaco di Tricesimo, da dove partirà il canale. «Se ne parla da tanti anni – ammette –, finalmente si potrà mettere in sicurezza un ampio territorio a sud di Udine».

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