Il codice di Dante per l’ospedale Una copia a Ursula von der Leyen

Oltre all’omaggio alla leader Ue, le riproduzioni dello Scriptorium saranno vendute a scopo benefico
Maura Delle Case

/san daniele

Dodici copie anastatiche del «Dante Guarneriano», l’antico manoscritto della Divina Commedia custodito nell’antica biblioteca Guarneriana e identificato con il codice Ms 200 saranno realizzate dallo Scriptorium Foroiuliense e messe in vendita per beneficenza al costo di 5mila euro l’una.

Tutte salvo due, destinate rispettivamente a essere donate al Comune di San Daniele, che ha concesso agli amanuensi friulani la possibilità di riprodurre l’antico codice, e alla biblioteca del Parlamento europeo, dove il presidente dello Scriptorium, Roberto Giurano, punta a consegnare la preziosa riproduzione nelle mani della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

«Abbiamo avviato i contatti con Bruxelles e contiamo di poter presentare quest’iniziativa unica ai presidenti Sassoli e von der Leyen nel mese di settembre».

A 700 anni esatti dalla morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321. Al blitz in Europa, ne seguirà uno a Montecitorio, quindi sarà la volta di un breve tour in alcuni altri luoghi di rilievo risalendo lo Stivale fino a San Daniele. Delle dieci copie in vendita, cinque sono già state opzionate. Top secret al momento il nome degli acquirenti, che hanno però già garantito metà dei 50 mila euro che lo Scriptorium conta di raccogliere e di utilizzare poi per finanziare l’acquisto di attrezzatura ospedaliera.

Un fine benefico che si affianca a un risvolto sociale grazie al progetto in essere tra la scuola italiana amanuensi e l’azienda sanitaria del Friuli Centrale che sta impegnando quattro persone svantaggiate in un tirocinio inclusivo.

«Saranno questi straordinari ragazzi a produrre la carta pregiata, in cotone 100 per cento, sulla quale andremo a riprodurre il codice» fa sapere ancora Giurano entrando poi nel merito dell’opera che non sarà una semplice copia anastatica. Parola sua.

«Utilizzeremo carta fatta a mano, con la filigrana dello Scriprorium e del Comune – precisa –, sulla quale stamperemo con una testina a getto d’inchiostro, una tecnologia di stampa che consiste nel proiettare nanoparticelle d’inchiostro sul supporto così da ricreare l’immagine. I dettagli dorati – spiega – verranno fatti a mano, uno a uno, utilizzando oro zecchino e la rilegatura sarà identica all’originale».

Il manoscritto, custodito in una sala blindata e a temperatura controllata, naturalmente, non sarà toccato. Per la stampa saranno utilizzate le immagini ad altissima risoluzione della teca digitale.

«Saranno mesi di lavoro intenso, che coinvolgerà una dozzina di persone – conclude il presidente dello Scriptorium –. Daremo corpo a uno dei progetti più belli e importanti realizzati in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo poeta». —

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