Il cancelliere Dario Vrizzi in pensione
Per anni al fianco dei gip-gup, è stato una colonna del palazzo di giustizia

I loro nomi non compaiono mai negli articoli di stampa, ma chi frequenta le aule di giustizia, dai pm agli avvocati, conosce molto bene il ruolo fondamentale che i cancellieri giocano al fianco dei giudici, dall’inizio alla fine di qualsiasi procedimento giudiziario. Dario Vrizzi è uno di loro e al tribunale di Udine, dove lavora dalla fine degli anni Novanta, è diventato nel tempo un punto di riferimento per tutti. Ecco perchè il suo pensionamento non passerà inosservato.
Ieri, giovedì d’udienza riservato ai fascicoli trattati dal giudice Emanuele Lazzàro, è stato il suo ultimo giorno di lavoro. A 66 anni, con un bagaglio di esperienze umane e professionali maturate quasi per intero nella sezione penale, con la qualifica di assistente dell’ufficio gip-gup, Vrizzi è tornato alla sua scrivania, nella stanza al secondo piano condivisa con due colleghi, e tra una stretta di mano e l’altra si è dedicato alle ultime incombenze.
I primi passi negli uffici giudiziari erano cominciati dall’allora pretura di Tarcento e continuati in quella di Cividale, in attesa di transitare, nella primavera del 1995, dal giudice di pace, di nuovo a Tarcento. Il passaggio al palazzo di giustizia di largo Ospedale vecchio era arrivato di lì a pochi anni e lo aveva visto lavorare quasi da subito al fianco dei giudici per le indagini e per l’udienza preliminari. Compresi il compianto Paolo Petoello, l’attuale presidente della sezione penale, Angelica Di Silvestre, e Anna Fasan, passata alla Corte d’appello di Trieste. In anni più recenti, si era avvicendato al fianco di Paolo Alessio Vernì, Paolo Lauteri e, appunto, Emanuele Lazzàro. Apprezzato per le sue doti di innata cordialità, discrezione, serietà e disponibilità, è stato salutato con affetto e con l’augurio di una pensione non meno piena di soddisfazioni.
(l.d.f.)
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