Il camaleonte che cambia colore «Ma lui lo sa che diventa giallo?»

Svelato il logo col nuovo protagonista della prossima edizione La presentazione del direttore artistico Gianmario Villalta 

la riflessione

gianmario villalta

Interroghiamo il camaleonte. Lo sa che è diventato giallo? Se ne accorge di cambiare colore? Di certo non può dire che lo vuole, non è un eroe Marvel. Gli succede, dicono gli scienziati, quando ha paura, quando si eccita, quando gli si alza la temperatura.

Dicono che ha un tessuto sottocutaneo: quando è tranquillo prevale il blu e quindi lo vediamo verde, mentre se si altera prevale il giallo-arancione.

Non è di questo però che si doveva parlare o forse sì. Solo per dare una notizia: il giallo, giallo terra, sarebbe il suo colore naturale.

Già, è così e allora il camaleonte con tutto quel giallo intorno non è affatto mimetizzato. È il colore attorno a lui che lo mimetizza oppure è il colore che si mimetizza?

Non per questo viene meno la domanda iniziale, posto che non lo faccia a posta di arrabbiarsi, di eccitarsi e di avere paura...

Il camaleonte lo sa che cambia colore quando gli succede?

Si potrebbe dire tutto questo in altri modi: se ti trovi benissimo in mezzo agli scrittori, ai poeti, a quelli che scrivono libri, a parlare di libri, è il tuo colore naturale oppure sono gli altri che hanno cambiato colore per farti sentire più sereno? E se ti ecciti, ti arrabbi, prendi paura e diventi giallo, nessuno se ne accorge?

Forse è meglio che ne parliamo perché il vero colore dei libri non è quello della copertina. Perché quelli che più ti interessano sono quelli che ti fanno chiedere di che colore sei adesso, se stai cambiando colore, se te ne accorgi, se volevano farti paura.

E poi cosa ci fai lì, sul manifesto di Pordenonelegge 2019, ma soprattutto: come ci si sente? —

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