Il bollettino: +812 positivi e 26 decessi. Contagiato anche il sindaco Maurmair - Tutti gli aggiornamenti ora per ora

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Aggiornamento ore 19. Il sindacato: «Stop alle attività non urgenti, tutto l’ospedale di Udine al servizio dei casi Covid». «L’utilizzo di tutte le strutture fisiche e di tutto il personale aziendale per la cura dei pazienti Covid, l’immediato coinvolgimento operativo dei medici specializzandi (medici a tutti gli effetti) nelle attività correlate al coronavirus e la sospensione temporanea delle attività non urgenti in tutte le strutture dell’ospedale di Udine», dato che «ci risulta che ancora oggi vengono erogate prestazioni programmate, non urgenti, presso vari reparti dell’ospedale, in modo incompatibile con l’attuale emergenza».
È questo quanto propone Anaao Assomed, il sindacato dei medici e sanitari dirigenti, per far fronte «alla situazione attuale dell’ospedale di Udine che vede una grave sofferenza sia in termini di strutture sia in termini di personale». Ieri le ambulanze non hanno stanziato per ore, in fila, all’esterno del Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia, scena che invece si è verificata nella serata di lunedì a causa di un iper afflusso di pazienti, che ha messo in luce le falle del sistema ospedaliero di Udine, che si mostra inceppato proprio al Pronto soccorso, “porta d’ingresso” della struttura. I medici, però, fanno fronte compatto. Qui i dettagli.
Aggiornamento ore 17.15. Gli Sci club regionali chiedono a Fedriga l'apertura delle piste per gli atleti. Tre Sci club regionali , quello di Sappada, il Monte Canin e Cai XXX Ottobre, hanno inviato una lettera al governatore Fedriga, all’assessore regionale Bini e al direttore di Promoturismo Fvg Gomiero, oltre che al presidente regionale Fisi Dunnhofer, ai consiglieri federali fisi Sima e Paruzzi e ai sindaci di otto località montane regionali per chiedere che le piste di sci alpino del Friuli Venezia Giulia e i relativi impianti di risalita vengano aperti, per consentire agli atleti di allenarsi senza dover migrare verso Veneto e Alto Adige per poterlo fare. Ecco il contenuto della missiva.
Aggiornamento ore 16.15. Il lockdown di Natale dell'Austria: hotel e ristoranti chiusi, coprifuoco dalle 20, si potrà sciare dal 24. L’Austria ha illustrato il suo lockdown di Natale che prevede la chiusura fino al 7 gennaio di hotel, ristoranti e bar. Per tutto il periodo natalizio non è ammesso il concetto di turismo. Gli impianti di risalita saranno aperti dal 24 dicembre e quindi consentita la pratica dello sci alpino ma anche sci nordico.
«Sono consapevole che si tratta ancora di severe restrizioni, ma il nostro obiettivo è ridurre il numero di contagi nel miglior modo possibile entro le vacanze di Natale», ha detto il cancelliere Sebastian Kurz nel presentare le nuove misure che scatteranno da lunedì 7 dicembre. Ecco tutti i provvedimenti adottati dal governo di Vienna.
Aggiornamento ore 16. Fedriga: "Le scuole vanno riaperte dopo l'8 gennaio". «Meglio la riapertura delle scuole dopo l'8 gennaio, così che in questo mese si possa abbassare la curva e stabilizzare la situazione. Non possiamo permetterci che i nostri ragazzi tornino a scuola e dopo poche settimane restino di nuovo a casa».
Lo ha detto questa mattina il Governatore Fvg Massimiliano Fedriga, intervenendo alla trasmissione radiofonica Non Stop News dell'emittente Rtl. Fedriga ha anche parlato di vaccini e dei rapporti con il Governo. Qui per approfondire.
Aggiornamento ore 15.20. Il bollettino. Cresce ancora la curva del contagio in Friuli Venezia Giulia. Il bollettino della Protezione civile registra oggi 812 nuovi casi di positività su 7.820 tamponi processati. Ventisei i nuovi decessi così divisi: 16 in provincia di Udine, cinque a Gorizia, tre a Pordenone e due a Trieste. I ricoverati in terapia intensiva sono 58 mentre sale il numero dei posti letto occupati negli altri reparti: sono 652.
Aggiornamento ore 14.20. Positivo il sindaco di Valvasone Arzene.Tamponi in corso al municipio di Valvasone Arzene dopo la positività del sindaco Markus Maurmair al Covid-19: a comunicarlo lo stesso primo cittadino, il quale è anche presidente regionale del Patto per l'Autonomia. Maurmair si è posto immediatamente in quarantena, da dove continua a lavorare per la comunità. Qui la notizia.
Aggiornamento ore 13.30. Positivo il presidente di Confartigianato. È risultato positivo al tampone per il coronavirus il presidente di Confartigianato, Graziano Tilatti. Le sue condizioni sono buone: è asintomatico ed è in isolamento a casa con la moglie.
Aggiornamento ore 12.05. Il piano vaccini del Governo. Pronto il piano vaccini anti-Covid: saranno 202 milioni le dosi disponibili dal primo trimestre 2021. Inizialmente, il vaccino andrà al personale medico e sanitario e rsa: prima agli over-80, poi alla fascia 60/70 anni e via via alle altre fasce come lavoratori essenziali, compresi quelli della scuola. Ci sarà il coinvolgimento dell'esercito. Il piano prevede l'implementazione della rete per monitorare le vaccinazioni, con un sistema informativo ad hoc collegato con sistemi regionali.
Ci sarà un doppio monitoraggio, con vigilanza sulle vaccinazioni e sorveglianza immunologica. Come già ribadito da Speranza, secondo un'ottica europea, non si partirà con la previsione dell'obbligo vaccinale ma con la persuasione e informazione. L'obiettivo è raggiungere l'immunità di gregge, il che significa vaccinare 40 mln di italiani. Ecco quale sarà il piano vaccini.
Aggiornamento ore 12. L'informativa di Speranza in Senato: vietati gli spostamenti tra i Comuni. La sintesi è questa: la terza ondata è dietro l’angolo, ci vuole rigore. la riassume così il ministro Roberto Speranza nelle sue comunicazioni a Palazzo Madama. Del resto, spiega, «siamo consapevoli dei sacrifici» chiesti con le misure del governo «ma senza sarebbe stato difficile tenere la curva sotto controllo e il servizio sanitario non reggerebbe». L'Rt è sceso da 1,7 a 1,08 in 4 settimane e tutto dovrebbe confermare che continuerà a scendere. «Sono fiducioso – aggiunge il ministro – che a breve l'indice possa scendere sotto 1 e questo è essenziale per portare il contagio sotto controllo».
Ma sin quando ciò non accade, resta necessario il rigore per fronteggiare l’emergenza. Certo, i primi segni di «stabilizzazione dei ci sono», chiarisce ma sono necessari sacrifici per cura del mantenimento. «L'onda – ammette il ministro – sta ancora molto alta quindi attenzione a non scambiare un primo raggio di sole con scampato pericolo. Non facciamoci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l'angolo». Proprio per queste ragioni, specifica, Roberto Speranza «è necessario il più possibile limitare i contatti non indispensabili tra le persone». Qui tutti i dettagli da Roma.
Aggiornamento ore 11.30. Speranza: vaccino a gennaio per tutti. «Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel: i primi vaccini pronti da gennaio, è la svolta che aspettavamo», ha detto Speranza al Senato. «Il primo asse è l’acquisto del vaccino centralizzato, verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Il vaccino è un bene comune, va assicurato a tutte le persone. Il secondo asse è altrettanto importante: l’Italia ha opzionato 202 milioni e 573mila dosi di vaccino, che rappresenterebbero una scorta abbastanza per vaccinare tutta la popolazione: ma serviranno probabilmente due dosi per ciascuna persona, è per questo che la scelta è stata effettuata per la massima precauzione. Abbiamo sottoscritto tutti i contratti che l’Ue ha formalizzato, non vogliamo correre il rischio di non poter disporre di un vaccino».
Il terzo asse è «il tempo relativo all’autorizzazione dei vaccini acquistati: la corsa contro il tempo della comunità scientifica cammina con la massima sicurezza e tutti i protocolli: disporre di vaccini sicuri non può essere subordinata da qualsiasi altro interesse».
Aggiornamento ore 11. La situazione in Croazia e in Slovenia. La Croazia chiude i confini. Il ministero degli Interni comunica che a partire dal prossimo 15 dicembre per entrare nel Paese da uno Stato estero che non sia classificato zona verde bisognerà esibire al confine un tampone negativo effettuato entro le 48 ore dall’ingresso in Croazia. In Slovenia, invece, registrato focolaio all'ospedale di Isola. Qui tutti gli aggiornamenti dai Balcani.
Aggiornamento ore 10. La solidarietà dei medici ai colleghi del Pronto soccorso.Solidarietà e vicinanza viene espressa dall'Ordine dei Medici alla luce della grave e dettagliata denuncia da parte dei Dirigenti Medici del Pronto Soccorso di Udine in relazione alle carenze organizzative sui vari fronti. Nell'elenco sono finite mancanze strutturali che rischiano di ricadere direttamente sull'organizzazione e sulla salvaguardia del diritto alla salute della collettività.
A colpire l'Ordine professionale, in nome del suo ruolo di Ente di garanzia, è il fatto che le “varie proposte formulate dai medici ai vertici aziendali ed ai responsabili politici pare non siano state ascoltate né recepite, specialmente quelle relative alla sicurezza degli operatori sanitari”, afferma il Presidente dell'Ordine Maurizio Rocco. Si tratta – prosegue – di un “atteggiamento non accettabile, ancor più in un momento storico di grave e pericolosa criticità per la vita e la salute dei cittadini”.
PER APPROFONDIRE:
Aggiornamento ore 9.30. Le ultime vittime in Fvg. Il bollettino di martedì 1 dicembre riporta il numero 25 alla voce decessi. Il Friuli piange altre venticinque persone, con i loro affetti e le loro storie. Di alcuni riportiamo il profilo e un ricordo. Ecco chi sono.
Aggiornamento ore 9. Quasi quindicimila attualmente positivi in Fvg. Un esercito di contagiati: non ce ne sono mai stati così tanti in Friuli Venezia Giulia come in questi ultimi due giorni. Martedì 1 dicembre, secondo il bollettino ufficiale della Regione, le persone attualmente positive erano 14.847; addirittura di più lunedì, quando si è toccato quota 14.876. La quasi totalità isolati in casa, gli altri ricoverati. Ma proprio per essere arrivati così in alto, ci si attende ora che la curva finalmente diventi piatta dopo aver comunque frenato la sua crescita negli ultimi giorni. Tutti i dati nelle nostre infografiche interattive.
PER APPROFONDIRE: LA MAPPA DEI CONTAGI, COMUNE PER COMUNE
Aggiornamento ore 8. Tutti negativi i test a Paularo, oggi le ultime cinque frazioni. La seconda giornata di screening di massa a Paularo si chiude con 420 tamponi rapidi eseguiti, anche in questo caso tutti con esito negativo. L’invito a partecipare era rivolto ieri a circa 700 cittadini (sono esclusi dallo screening di massa i minori di cinque anni e i soggetti in questo momento positivi e in quarantena). Al pari di lunedì inoltre, a campione, è stato abbinato, come sperimentazione, il tampone salivare su uno ogni tre partecipanti. Già ieri mattina i 170 tamponi rapidi eseguiti nella sede della Protezione civile (ex caserma Maronese) ai residenti di Villamezzo e Villafuori erano risultati tutti negativi. Stesso copione nel pomeriggio per gli abitanti delle frazioni di Rio, Cogliat e Salino, anche qui con responso più che rassicurante e partecipazione trasversale quanto a età. Il punto da Paularo.
Aggiornamento ore 7.30. Fedriga al lavoro su una nuova ordinanza. L’unica certezza è che mancano due giorni – compreso oggi quando andrà in scena un nuovo confronto tra Governo e Regioni – alla scadenza sia dell’ultimo Dpcm di Giuseppe Conte sia dell’ordinanza di Massimiliano Fedriga, valide fino al 3 dicembre e che, dunque, dovranno essere presentate ex novo. Quanto ai contenuti, invece, se su scala nazionale si attendono gli ultimi ritocchi, su quello locale si aspetta Roma. Qui le anticipazioni.
L'ultimo bollettino. La Protezione civile regionale ha registrato 736 nuovi casi nelle ultime 24 ore in Friuli Venezia Giulia e 25 decessi così suddivisi: 16 in provincia di Udine, quattro a Pordenone, tre a Trieste e due a Gorizia. I tamponi processati sono stati 6.870 (tasso di positività è del 10,71 per cento). Cresce il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva (62) e negli altri reparti (637). Qui tutti i dati.
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