Il bollettino: 772 i nuovi positivi, 52 i decessi. "Vera frenata soltanto sotto i 600 casi la settimana" - Gli aggiornamenti ora per ora
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Aggiornamento ore 21. "Vera frenata soltanto sotto i 600 casi la settimana". Con una media di 4-5000 nuovi positivi alla settimana, il Friuli Venezia Giulia è ancora nel pieno della seconda ondata della pandemia da Covid-19 e bisognerà attendere che i contagi scendano sotto quota seicento prima di allentare la guardia. Anche perché la risalita dei casi, in regione, è avvenuta con un ritardo di un paio di settimane rispetto al resto del Paese, e di conseguenza la frenata si fa attendere.
Lo hanno affermato i massimi dirigenti della sanità regionale durante un'audizione in III commissione consiliare, durato circa 5 ore, con unico punto all'ordine del giorno l'inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria da Covid-19 in Fvg.
Aggiornamento ore 19.30. I casi di positivà al virus nelle strutture sanitarie. Nel dettaglio dei dati odierni sul Covid-19 in Friuli Venezia Giulia si registrano 34 decessi ai quali si aggiungono, a causa di un ritardo nella registrazione dei dati, ulteriori 14 avvenuti tra il 18 e il 30 novembre e 4 decessi avvenuti il primo dicembre. Per quanto riguarda le nuove positività al virus, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 49 casi di persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari che sono risultati contagiati all'interno delle stesse strutture sono in totale 12.
Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale le positività al Covid di un assistente sanitario, 6 infermieri, un medico, uno psicologo, un autista di ambulanze e 7 operatori socio sanitari; nell'Azienda sanitaria Friuli occidentale di un assistente sanitario, 3 infermieri e un medico; nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano isontina di un amministrativo, un tecnico radiologo, 3 infermieri, un medico e 3 Oss e al Burlo di un amministrativo.
Infine, da registrare le positività al virus di una persona di rientro dalla Puglia e di una di rientro da Tenerife.
Aggiornamento ore 19. I sindacati a Fedriga e Riccardi: "Basta con il balletto dei numeri, il sistema sanitario del Fvg sta collassando e negli ospedali i reparti sono allo stremo". "Lo spettacolo indecoroso delle file di ambulanze in attesa davanti alle porte e la lettera del dirigenti medici del Pronto soccorso di Udine colpisce la nostra coscienza di cittadini, di medici e responsabili di associazioni sindacali.
Gli allarmi e le preoccupazioni che erano stati avanzati da Aaroi Emac venti giorni fa, puntualmente sono ora confermati dalla realtà. I colleghi medici di Udine denunciano in modo realistico e documentato una situazione insostenibile, risultato di una carenza di strutture fisiche e di personale per l’assistenza dei pazienti Covid.
Il loro appello non deve essere ignorato. La situazione non è migliore in altre strutture del Servizio sanitario regionale". Comincia così una lettera che i rappresentanti sindacali dei medici hanno inviato al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e all'assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi. Ecco il contenuto della missiva.
Aggiornamento ore 17.15. Il bollettino: 772 i nuovi casi, 52 i decessi. Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 772 nuovi contagi (il 7,74 per cento dei 9.970 tamponi eseguiti). Sono inoltre stati registrati 34 decessi da Covid-19, ai quali si aggiungono ulteriori 18 decessi pregressi inseriti oggi a sistema*.
I decessi complessivamente ammontano a 941, con la seguente suddivisione territoriale: 321 a Trieste, 375 a Udine, 195 a Pordenone e 50 a Gorizia.
* Quattordici decessi sono avvenuti fra il 18 e il 30 novembre. Dalle verifiche - fa sapere la Protezione civile - è emerso un ritardo di registrazione da parte delle strutture in cui questi sono avvenuti. In sintesi: 30 decessi sono avvenuti in residenze per anziani. In particolare si segnalano la residenza “Livia Ieralla” di Trieste (8) e la residenza “Zaffiro” di Fagagna (10). Ventidue le vittime in ambito ospedaliero di cui due in terapia intensiva.
Il deceduto più giovane aveva 51 anni ed era ospite della Asp della Carnia “San Luigi Scrosoppi” di Tolmezzo.
Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 32.970, di cui: 7.696 a Trieste, 14.437 a Udine, 6.353 a Pordenone e 4.088 a Gorizia, alle quali si aggiungono 396 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione risultano essere 15.297. Sono 59 i pazienti in cura in terapia intensiva e calano a 629 (-23 da ieri) i ricoverati in altri reparti. I totalmente guariti sono 16.732, i clinicamente guariti 414 e le persone in isolamento 14.195.
Aggiornamento ore 16.30 - Ospedale di Udine, opposizione chiede l'audizione dei vertici Asu Fc
"Siamo profondamente allarmati dalle notizie che giungono dagli operatori Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine alla luce della seconda ondata Covid19. Per questo motivo abbiamo formalmente richiesto l'audizione dei vertici AsuFc, oltre ai rappresentanti del mondo sanitario. L'aumento dei casi di positività tra il personale medico e infermieristico, l'andamento dei contagi sul nostro territorio, il livello di saturazione delle terapie intensive e la disponibilità di posti letto per ricoveri ci inducono con urgenza ad approfondire e analizzare la situazione”.
E' la richiesta fatta pervenire al presidente del Consiglio comunale di Udine Enrico Berti e a Marco Valentini, presidente della Commissione Politiche sociali, dai componenti d'opposizione della stessa Terza commissione, Eleonora Meloni (Pd), Sara Rosso, Domenico Liano (M5S), Simona Liguori (Innovare), Riccardo Rizza (SiAmo Udine) e Giovanni Marsico (PrimaUdine).
"Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale - aggiungono i consiglieri d'opposizione - il presidente Berti ha anticipato che la prossima seduta della terza Commissione si terrà il 16 dicembre: auspichiamo che all'ordine del giorno siano presenti anche i nostri punti, stante l'urgenza della questione".
"Vogliamo acquisire informazioni dirette e – precisa Meloni - vogliamo anche far sentire la nostra vicinanza e solidarietà a tutto il personale sanitario in prima linea nella lotta contro il Covid-19".
Aggiornamento ore 15.40. Fedriga: "Passi in avanti, ma non abbassare l'attenzione"
«I dati dell’Istituto superiore di sanità, e in particolare la riduzione dell’indice Rt a 0,92, evidenziano i passi in avanti compiuti in Friuli Venezia Giulia nella lotta al Covid-19, ma non devono portare a un abbassamento della soglia di attenzione da parte dei cittadini, poiché il sistema sanitario si trova ancora sotto pressione.»
Lo sottolinea il governatore Massimiliano Fedriga, commentando la bozza del Report settimanale numero 29 di monitoraggio della «fase 2» dell’emergenza coronavirus, redatta dal Ministero della salute. «In questo contesto di forte incertezza - prosegue il governatore - è pertanto fondamentale evitare contatti non necessari con persone non conviventi, momenti di aggregazione e, in generale, ogni situazione che possa favorire la diffusione del virus.» «Comprendo bene i sacrifici che stanno compiendo i cittadini - conclude Fedriga - ma l’emergenza ci impone di stringere ancora i denti per superare assieme, come comunità, questo momento difficile».
Aggiornamento ore 15.30 - La conferma della Regione: indice Rt scende a 0.92
In Friuli Venezia Giulia, nella settimana dal 23 al 29 novembre, la percentuale di tamponi positivi (escluse le attività di screening e di retesting) si è attestata al 27,7 per cento (4.009 su 14.452) contro il 34,3 per cento (3.793 su 11.704) del periodo tra il 16 e il 22 novembre. Lo conferma la Regione sulla base dei dati contenuti nella bozza di report settimanale sul monitoraggio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria stilato dall’Istituto superiore di sanità. Qui il dettaglio.
Aggiornamento ore 15 - Gimbe, Fvg ai primi posti per incremento dei nuovi casi
Il Friuli Venezia Giulia è ai primi posti nel Paese come incremento percentuale dei nuovi casi. Lo si evince dal rapporto della Fondazione Gimbe, che evidenzia una crescita del 130% nel periodo che va dal 6 al 28 novembre rispetto a quello che va dal 14 ottobre al 6 novembre. Qui l'approfondimento.
Aggiornamento ore 14 - Incontro tra Riccadi e il prefetto di Pordenone
I temi della sanità regionale nell’ambito dell’emergenza Covid ma anche la stretta collaborazione con il sistema della Protezione civile sono stati alcuni degli argomenti analizzati quest’oggi nel corso dell’incontro svoltosi a Palmanova tra il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi e il nuovo prefetto di Pordenone Domenico Lione. Al vertice ha partecipato anche il direttore della Protezione civile regionale Amedeo Aristei. L’occasione è servita per focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti legati alla sanità pordenonese in un particolare periodo come quello che il territorio sta vivendo in questo momento, nella seconda ondata della pandemia. In particolare il vicegovernatore ha ricordato la forte attività di screening messa in atto dalla Regione attraverso un potenziamento dei numeri dei tamponi eseguiti, operazione che richiede un miglioramento dei flussi delle informazioni sulle persone testate. «A tal proposito - spiega Riccardi - insieme al Prefetto abbiamo convenuto di organizzare entro una quindicina di giorni un incontro insieme a tutti i sindaci dell’area pordenonese».
Aggiornamento ore 11.45 - Addio a don Deganis, aveva 99 anni
Un altro sacerdote del clero diocesano è stato vinto dal COVID-19: all'età di 99 anni è spirato giovedì 3 dicembre don Giovanni Deganis, il decano del clero udinese. Ospite della Fraternità sacerdotale, don Deganis è la sesta vittima del coronavirus nella casa di quiescenza di via Ellero a Udine. Lo rende noto l'Arcidiocesi. Qui il dettaglio.
Aggiornamento ore 10.30 - Locatelli (Css): "Vaccinazione completata entro fine estate"
«Il 29 dicembre e e 12 gennaio l'Ema si pronuncerà sulla documentazione fornita da Pfizer e Moderna sui vaccini anti Covid. Questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone. Nella seconda metà di gennaio è previsto l'inizio delle vaccinazioni, poi le dosi disponibili aumenteranno e, entro fine estate o inizio autunno, dovremmo aver completato la somministrazione della più grande campagna di vaccinazione di massa che abbia mai avuto corso nel Paese». Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del comitato tecnico scientifico (Cts) ad Agorà su Rai 3.
Aggiornamento ore 9.45 - Dpcm, Fedriga: "Sugli spostamenti disparità tra grandi città e piccoli paesi"
«Credo che l'impianto» del Dpcm «abbia diversi problemi. Non sono state accolte le osservazioni delle Regioni: ad esempio, ci sono disparità importanti di trattamento sul territorio nazionale». Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, parlando ai microfoni di Radio Anch'io su Radiouno delle norme contenute nel nuovo Dpcm. Qui le dichiarazioni del governatore.
Aggiornamento ore 9 - A Capodanno coprifuoco fino alle 7 (anziché alle 5)
A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni: è quanto si legge nella bozza del nuovo Dpcm «Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».
Aggiornamento ore 8.35 - Morto a Trieste il regista Franco Giraldi: era positivo al coronavirus
È morto ieri sera il regista, sceneggiatore e critico cinematografico Franco Giraldi. Era ricoverato da un paio di giorni in una struttura sanitaria sul Carso triestino, dove era giunto da una residenza per anziani in provincia di Trieste perché affetto da Covid-19. Nato nel 1931 a Comeno (oggi Slovenia), Giraldi esordì nel filone del western all'italiana e nella commedia di costume con La bambolona (1968) e Cuori solitari (1970) e fu aiuto regista di Sergio Leone nel film Per un pugno di dollari.
Aggiornamento ore 8 - Approvato il Dl, stop a spostamenti tra Comuni per le festività
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che permette al governo di fermare dal 20 dicembre al 6 gennaio gli spostamenti tra le regioni. Il conto alla rovescia è iniziato. La data fatidica è il 4 dicembre. Per quel giorno il nuovo Dpcm al quale lavora il governo dovrà essere pronto. Qui tutte le misure e le nuove restrizioni previste.
Aggiornamento ore 7 - Indice Rt sotto 1.0 in Fvg
Per la terza settimana di fila l’Rt del Friuli Venezia Giulia scende ancora, ma questa volta la notizia può essere ancora più importante perché nella settimana dal 23 al 29 novembre il dato è sceso sotto l’1 con la conseguenza, quindi, di rafforzare pesantemente la possibilità che la regione torni in zona gialla. Qui il dettaglio e le prospettive in vista della rimodulazione delle zone di rischio da parte del Governo.
La giornata di ieri
E' cresciuta ancora la curva del contagio in Friuli Venezia Giulia. Il bollettino della Protezione civile ha registrato ieri 812 nuovi casi di positività su 7.820 tamponi processati. Ventisei i nuovi decessi così divisi: 16 in provincia di Udine, cinque a Gorizia, tre a Pordenone e due a Trieste. I ricoverati in terapia intensiva sono 58 mentre sale il numero dei posti letto occupati negli altri reparti: sono 652. Il dettaglio della giornata di ieri nel nostro aggiornameto ora per ora.
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