Il bollettino: 558 nuovi casi e 10 decessi. Una decina di contagiati in carcere a Tolmezzo - Tutti gli aggiornamenti ora per ora

Aggiornamento ore 22.20. Casi a Tolmezzo. Sono positivi al Covid19 una decina tra detenuti e operatori al momento isolati in carcere a Tolmezzo. Nelle prossime ore sono attesi i risultati degli altri test processati

Aggiornamento ore 20.20. Udine, chiuso il bar dei Torriani. Clienti che consumano bevande al banco contrariamente a quanto previsto dall’ordinanza regionale. Persone sedute ai tavoli che non indossano la mascherina e non rispettano il metro di distanziamento. Questo hanno rilevato gli agenti della polizia locale al bar Torriani. La notizia.

Aggiornamento ore 19. Fedriga ritira la sua ordinanza. "Assumiamo la decisione di ritirare l'ultima ordinanza regionale - siglata due giorni in maniera coordinata con Veneto ed Emilia-Romagna - alla luce di una scelta del Governo che penalizza in maniera ingiusta e per molti aspetti incomprensibile il Friuli Venezia Giulia".

Lo ha detto oggi a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga intervenendo sulla scelta del governo di classificare la regione da zona gialla a zona arancione relativamente al regime di misure anti Covid.  Il rapporto di collaborazione, come ha spiegato il governatore, che si era rafforzato con l'Esecutivo nazionale nei giorni scorsi, anche sulla base degli indicatori oggettivamente in miglioramento sull'emergenza in Fvg, è stato disatteso "non da una scelta politica capace di valutare tutti i fattori in campo (salute, economia e lavoro), ma da un metodo di elaborazione incompreso persino dal gruppo tecnico-scientifico della Regione". Qui le parole del governatore durante la conferenza stampa.

Aggiornamento ore 18. "Così, senza scelte di comunità, la lotta alla pandemia si perde. Non possiamo farci guidare dalla politica dello zerovirgola". Il primo commento del governatore Fedriga è rivolto al governo che da ieri, venerdì 13 novembre, ha inserito il Friuli Venezia Giulia tra le aree arancioni.

"Non ho trovato chiarezza nel rapporto con il governo poiché da loro ho ricevuto una chiamata a cose fatte", ha aggiunto il governatore del Fvg. "La scorsa settimana la situazione era decisamente più critica, avevamo 11 parametri. Questa settimana, secondo i dati, ne abbiamo migliorati 5".

Il tema del Rt. L'indice a cui si è prestata maggiore attenzione è quello del contagio. In regione adesso l'Rt è pari all'1,34, al di sotto della soglia di preoccupazione dell'1,5. "La cosa assurda è che abbiamo indicatori che sono migliori di altre zone gialle -  ribadito Fedriga - Il venerdì si prendono decisioni che incidono sulla vita delle persone seguendo solo un algoritmo" .

"So benissimo che siamo di fronte a una situazione difficile, ma se andiamo avanti così non vinciamo la battaglia più importante, quella contro il virus". Il presidente ha anche annunciato che annullerà l'ordinanza numero 41 (quella che viene di fatto annullata con la decisione del governo di spostare il Fvg nella fascia arancione).

Aggiornamento delle 15.50. Il bollettino. Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 558 nuovi contagi (il 10,59 per cento dei 5.271 tamponi eseguiti) e 10 decessi da Covid-19.

Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 18.329, di cui: 5.243 a Trieste, 7.253 a Udine, 3.507 a Pordenone e 2.096 a Gorizia, alle quali si aggiungono 230 persone da fuori regione.

I casi attuali di infezione sono 9.669. Scendono a 45 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono a 378 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 516, con la seguente suddivisione territoriale: 245 a Trieste, 138 a Udine, 119 a Pordenone e 14 a Gorizia.

I totalmente guariti sono 8.144, i clinicamente guariti 140 e le persone in isolamento 9.106.

Aggiornamento delle 15. - M5s contro Fedriga: "La smetta di polemizzare". "Ancora una volta il presidente del Friuli Venezia Giulia attacca le scelte del Governo, dimenticandosi però che sono basate su evidenze scientifiche avallate dalle stesse Regioni e rese disponibili da tempo dal Ministero sulla base dei dati settimanali". Così il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle commenta in una nota le dichiarazioni di Massimiliano Fedriga, dopo il passaggio del Fvg nella zona arancione.

"Nel presentare l'ordinanza emessa insieme a Veneto ed Emilia Romagna - rimarcano i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai - lo stesso Fedriga aveva affermato come quel testo non avrebbe bloccato l'eventuale passaggio da una zona all'altra.

Ma è stata un'assunzione di responsabilità tardiva: invece di polemizzare e scendere in piazza contro il decreto ministeriale, se avesse voluto davvero tutelare le attività produttive, il presidente della Regione avrebbe potuto prevedere misure più restrittive due settimane fa, come da noi suggerito, in modo da alleggerire gli ospedali già in forte sofferenza. Avesse agito per tempo, forse oggi saremmo ancora in zona gialla".

"Piuttosto - affermano gli esponenti pentastellati - aiuti i cittadini a capire quali sono i parametri in peggioramento e quali i rischi che corriamo, per non trovarci fra pochi giorni a discutere se entreremo in zona rossa o meno".

Aggiornamento delle 13.30. Da Pozzo (Confcommercio): troppa confusione. «Ancora una volta il governo non ha tenuto conto degli sforzi di ristoratori e pubblici esercizi con un intervento che mortifica anche la programmazione di imprenditori che nel fine settimana avevano fatto gli ordini di merce che resterà invenduta».

Giovanni Da Pozzo, presidente regionale di Confcommercio, considera la decisione del governo di spostare il Friuli Venezia Giulia dalla zona gialla a quella arancione, con misure più restrittive di contenimento del virus, «l’ennesimo provvedimento che aggiunge confusione a confusione e lascia nella totale incertezza gli operatori economici». Qui l'intervento del presidente di Confcommercio.

Aggiornamento delle 13. La delusione dei baristi: speriamo di riaprire per il Natale. Non nascondono delusione, amarezza, preoccupazione per le proprie attività e per i dipendenti. Ma sono comunque pronti a rispettare le regole «se ciò servirà a far andare via prima questo maledetto virus». Sono i baristi di Udine che sperano di poter riprendere a lavorare, ovviamente con le dovute precauzioni, almeno i primi di dicembre, in vista del Natale. Ecco il loro sfogo.

Aggiornamento delle 11.15. I ristori per i titolari di stabilimenti balneari. La Giunta regionale ha approvato i criteri per la concessione di ristori fino a 15mila euro ai titolari di stabilimenti balneari con sede in Friuli Venezia Giulia che abbiano sostenuto spese per l'adeguamento delle strutture alle normative anti Covid.

I contributi sono concessi ai soggetti, iscritti al registro delle Imprese, concessionari di stabilimenti balneari che hanno una sede operativa in Friuli Venezia Giulia. È riconosciuto un contributo pari al 70 per cento delle spese ammissibili e sostenute, fino ad un importo massimo concedibile di 15mila euro. Qui le modalità per ottenere i ristori.

Aggiornamento delle 11.10. Protesta a Gemona: "Non chiudete il pronto soccorso". Flash mob a Gemona. I comitati San Michele e il gruppo Voglio l'ospedale a Gemona hanno organizzato una iniziativa di protesta di fronte all'ospedale San Michele di Gemona nella mattinata di sabato 14 novembre.

Con alcuni striscioni si sono presentati fuori del nosocomio per protestare contro la decisione dell'amministrazione regionale di creare un reparto covid e chiudere il punto di primo intervento. Fuori dal San Michele era presente una trentina di persone. Questo è il filmato della manifestazione.

Aggiornamento delle 11. Centri per quarantene e Covid-hotel: in Fvg si cercano gli spazi. I pazienti Covid clinicamente guariti e non ancora negativizzati, gli asintomatici o i positivi con sintomi lievi e i non autosufficienti, che non dispongono di abitazioni in grado di garantire gli isolamenti protetti dai familiari, verranno accolti nelle strutture assistenziali intermedie.

Si tratta di spazi dotati di servizi infermieristici, che saranno individuati dalle Aziende sanitari sulla base delle manifestazioni di interesse che riceveranno anche dai privati. La Protezione civile, invece, sta vagliando le caratteristiche di circa una decina di alberghi messi a disposizione dai titolari per le quarantene delle persone negative al Sars-Conv2. Ecco i particolari.

Aggiornamento delle 10.30. Militari e medici neolaureati al fianco dei tracciatori. Oltre un centinaio di laureati in Medicina e chirurgia si sono resi disponibile ad affiancare i tracciatori dei dipartimenti di prevenzione del Friuli Venezia Giulia. Un esercito di 150 giovani medici, nell’attesa di iniziare a frequentare le scuole di specializzazione, hanno risposto all’avviso pubblicato dalla Protezione civile nazionale per garantire l’operatività del sistema di ricerca e gestione dei contatti dei casi di Covid-19 meglio noto come contact tracing.

I 30 assegnati dalla Protezione civile al Friuli Venezia Giulia sono stati quasi tutti regolarizzati dalle Aziende sanitarie, altri potrebbero arrivare a breve. Qui i dettagli.

Aggiornamento delle 10. I volti e le storie di chi non ce l'ha fatta. Uno dei ritornelli più abusati da chi scioccamente minimizza la potenza di fuoco di un virus di cui conosciamo purtroppo ancora troppo poco è quello che vuole che siano "soltanto" gli anziani a morire. Dicono niente. Il Friuli, l'Italia, il mondo, stanno perdendo una generazione di nonni, che perché più fragili, si vedono costretti a lottare con armi spuntati contro un nemico infido. 

Per questo è giusto ricordarli. Raccontare le loro storie, cercare di superare il gelido freddo dei numeri (i morti sono in tutto 515 da inizio pandemia in Fvg) per commemorare degnamente le persone che per il virus o con il virus hanno dovuto convivere le ultime giornate della loro esistenza. Ecco chi erano le ultime vittime del virus in Friuli.

Aggiornamento delle 9. Fedriga contro il Governo: decisione incomprensibile. L’irritazione di Massimiliano Fedriga, di fronte alle scelte del Governo, è evidente e palpabile. «La decisione di Roma – ha attaccato il presidente – è incomprensibile, perché veniamo penalizzati per una serie di parametri – che mi hanno soltanto elencato, visto che la Regione non possiede questo famoso algoritmo né è a conoscenza di come vengono calcolati i criteri stessi – non determinanti per il contenimento della diffusione del virus e, anzi, ne abbiamo migliorati molti altri». Qui le dichirazioni del presidente del Fvg.

Aggiornamento delle 8. Roma ha deciso: il Friuli è in zona arancione. Il Friuli Venezia Giulia crolla in zona arancione. Una decisione inaspettata sotto molti punti di vista a partire da un Rt in netta diminuzione e pari a 1,34 nella settimana tra il 2 e l’8 novembre, cioè quella presa in considerazione nell’analisi della cabina di regia del ministero della Salute, e gran parte dei parametri – dal tasso di occupazione delle Terapie intensive a quello degli altri reparti – perfettamente nei parametri previsti.

La Regione paga per l’aumento del tasso di positività in relazione ai tamponi effettuati oltre a un tracciamento sceso, in un mese, dal 100% all’83% e, dunque, da domani entra ufficialmente in zona arancione con una serie di limitazioni alle libertà personali e alle attività ben più pesanti rispetto a quelle delle ultime settimane. Ecco le nuove regole.

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