Il bollettino: +436 nuovi casi, crescono i ricoverati in terapia intensiva. - Gli aggiornamenti ora per ora

Aggiornamento delle 20.30. Conte: Fvg zona gialla. Il premier Conte, durante una conferenza stampa trasmessa in tv, ha precisato: "Il Friuli Venezia Giulia è zona gialla".

Aggiornamento ore 19. «Misure del nuovo Dpcm in vigore da venerdì 6. Tutte le nuove misure previste dall'ultimo Dpcm - quelle riservate alle aree gialle, arancioni e rosse - saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Lo ha deciso il Governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività». Lo precisa Palazzo Chigi in una nota.

Intanto il premier Conte terrà una conferenza stampa, alle 20.20, per illustrare le nuove misure del Dpcm.

Aggiornamento ore 17.15. Il dettaglio. Per quel che riguarda le nuove positività al virus, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 20 casi di persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari che sono risultati contagiati all'interno delle stesse strutture ammontano a 5. Qui il dettaglio del contagio.

Aggiornamento ore 17. Una classe intera in quarantena da mercoledì 4 nella scuola primaria di Cisterna di Coseano per il riscontro positivo  al Covid di un allievo. Si tratta di una quinta frequentata da 19 alunni, nove maschi e 10 femmine.

Le lezioni per le altre classi proseguono regolarmente. Il provvedimento, comunicato dal dirigente scolastico via mail ai genitori nella tarda serata di martedì 3, è stato preso su decisione del Dipartimento di prevenzione dell’Asu Friuli Centrale (distretto di San Daniele del Friuli) a seguito della comunicazione di positività dell'alunno di cui il preside stesso era venuto a conoscenza poco prima. Ecco la situazione.

Aggiornamento ore 16.40. Zaia: "Chiederò ai veterinari di fare i tamponi". Il bollettino dal "fronte" Covid apre la conferenza quotidiana del governatore Zaia. Nelle ultime 24 ore venti morti, 74 ricoverati, 7 in terapia intensiva, 2436 nuovi positivi. Il presidente annuncia l'apertura della terapia intensiva del Covid Hospital di Jesolo, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 novembre. "Siamo pronti, oggi tutti i pazienti hanno un posto letto". Qui le parole del governatore del Veneto.

Aggiornamento ore 16.20. Il bollettino. Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 436 nuovi contagi (5.033 tamponi eseguiti) e 3 decessi da Covid-19. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 12.264, di cui: 3.960 a Trieste, 4.630 a Udine, 2.242 a Pordenone e 1.298 a Gorizia, alle quali si aggiungono 134 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 6.062. Salgono a 40 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 215 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 414, con la seguente suddivisione territoriale: 214 a Trieste, 98 a Udine, 91 a Pordenone e 11 a Gorizia.

I totalmente guariti sono 5.788, i clinicamente guariti 81 e le persone in isolamento 5.726.

Aggiornamento ore 15.30. Fedriga: siamo ancora in attesa. «Questo Dpcm è come comprare una casa senza andarla a vedere, perché se non so gli effetti che ha questo Dpcm diventa un problema serio». «Non posso scrivere una cosa senza sapere che effetti mi provoca su Paese, cittadini, imprese e lavoratori». Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di 'Un giorno da pecorà su Radiouno. Il problema, ha spiegato Fedriga, è che ci sono tre fasce di allerta, con rispettive misure da applicare, «ma non sappiamo dove queste insistono». Qui le parole del presidente della Regione.

Aggiornamento ore 14.25. Tre regioni rosse e due arancioni. Non è pronto il nuovo monitoraggio dei dati regionali della Cabina di regia, quindi per stabilire quali regioni andranno nelle tre fasce di restrizione, verde gialla e rossa, si utilizzeranno in numeri raccolti venerdì scorso e riferiti alla settimana tra il 19 e il 25 ottobre.

Stando ai dati del documento di venerdì le regioni "rosse" sarebbero Calabria, Lombardia e Piemonte, quelle "arancioni" Puglia e Sicilia. Poi ci sono Veneto e Liguria che potrebbero essere sub iudice. Tutte le altre sono "verdi". Questo sempre basandosi sul monitoraggio di venerdì, che probabilmente però non esaurirà la questione. La politica sta discutendo su altre regioni considerate in bilico, anche se dai numeri che hanno comunicato non si vede, ad esempio la Campania, la Val d'Aosta, la Provincia di Bolzano.

Aggiornamento ore 14.20. Positivo giocatore della Triestina. «In seguito a tampone effettuato nella giornata di ieri - si legge in una nota della società - è stata riscontrata la positività al coronavirus del calciatore Gianluca Litteri. Il giocatore, asintomatico, è stato posto in isolamento come indicato dal protocollo Figc». Nei giorni scorsi altri due giocatori erano risultati positivi al coronavirus.

Il gruppo squadra, spiega la Triestina Calcio, «sosterrà oggi un nuovo giro di tamponi, in aggiunta a quello già normalmente previsto per la giornata di domani (48 ore prima della partita di sabato), con la speranza di non dover far fronte a nuove ulteriori positività. In attesa dei test e dei relativi esiti, non potrà essere svolta la seduta di allenamento programmata per oggi».

Aggiornamento ore 14. Chiuso mini-market a Pordenone: non rispettava le norme anti contagio. Il Questore di Pordenone Marco Odorisio ha disposto la sospensione della licenza, ex art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, per 30 giorni, nei confronti del minimarket Asafo di Pordenone nel quale, durante un controllo, erano state riscontrate diverse violazioni in materia di Covid-19, con conseguente prima sospensione dell'attività per 5 giorni. Qui il dettaglio.

Aggiornamento ore 13. Pubblicato in Gazzetta il Dpcm. Il premier Conte ha firmato il nuovo Dpcm poco dopo la mezzanotte del 4 novembre. Cinema, teatri e musei chiusi. Torna l’autocertificazione. Il decreto entra in vigore giovedì e dura fino al 3 dicembre. Ecco il testo definitivo.

Aggiornamento ore 12.30. Brusaferro: le terapie intensive hanno superato la soglia critica in alcune regioni. «La circolazione del virus è particolarmente attiva, sostanzialmente in tutti i Paesi europei. In Italia la nostra curva ha avuto un picco significativo nelle ultime settimane. A differenza della prima ondata, il virus circola in tutti i contesti, in tutte le Regioni anche se in alcune Regioni la circolazione è particolarmente elevata». Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, in audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera.

Ha inoltre sottolineato che: «Oggi ci troviamo in una fase di escalation. Dopo un periodo di transizione, ora siamo in una fase di escalation e dobbiamo in parte usare misure di contenimento e in parte misure di mitigazione» Il presidente dell’Iss ha poi fatto il punto sull’età dei contagiati: «L’eta mediana delle persone che contraggono l’infezione ha avuto un andamento all’inizio che ha sfiorato i 70 anni, poi a ferragosto è arrivata a valori sotto i 30 anni e si è stabilizzato a fine settembre e ottobre intorno ai 40 anni ma ora lentamente sta crescendo. Questo è un elemento di attenzione perché vuol dire che un alto numero di persone anziane contrae l’infezione». Quanto alla situazione dei ricoveri, Brusaferro ha riferito che in diverse Regioni le unità terapia intensiva hanno superato la soglia critica. Qui le parole del presidente dell'Iss.

Aggiornamento ore 11.30. Crisanti: "Se fosse stato applicato il modello Vo', ora festeggeremmo". "I primi giorni di febbraio nel mio laboratorio viene sviluppato un test per identificare il virus nel tampone nasofaringeo. La disponibilità di questo test induce l’Università di Padova a promuovere una iniziativa per testare gli studenti di ritorno dalla Cina, progetto abbracciato entusiasticamente dalla numerosa comunità cinese residente in Veneto. Il dott. Mantoan, diretto superiore della dott.ssa Russo non perde tempo e intima di interrompere ogni attività minacciando la responsabilità di danno erariale poiché la procedura non era prevista dalle direttive regionali"

"Alla luce delle conoscenze sulla percentuale elevatissima di asintomatici e il ruolo che questi hanno nella trasmissione, non è azzardato ipotizzare che la storia dell’epidemia in Italia sarebbe stata diversa se questo studio iniziale non fosse stato prematuramente bloccato". Così in una lettera aperta ai giornali il professore veneto Andrea Crisanti. Qui le sue parole.

Aggiornamento ore 10.30. Cartabellotta, presidente Gimbe: «In questa seconda ondata siamo messi peggio di marzo»  «In questa seconda ondata siamo messi peggio di marzo, c’è un coinvolgimento del Centro-Sud che ha servizi sanitari più fragili; abbiamo di fronte 4-5 mesi di autunno-inverno e ancora i servizi sanitari non hanno sperimentato il sovraccarico dell’epidemia influenzale stagionale. Il personale sanitario è meno motivato e ci sono attriti tra governo e enti locali che impediscono di prendere le misure più opportune». Lo ha detto in audizione alla Commissione Sanità del Senato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

Aggiornamento ore 10. Sacile, la parrocchia del duomo "chiusa per Covid". La parrocchia del duomo è in difficoltà a causa del coronavirus, con funzioni ridotte e il ricorso a sacerdoti esterni che celebrino i funerali.

Da ieri don Gianluigi Papa e don Andrea Sartorio sono infatti ufficialmente positivi al Covid: entrambi presentano dei sintomi della malattia, con uno stato di leggera febbre e mal di gola. Il quadro clinico è comunque nella norma, tanto che i due restano in quarantena in canonica, senza necessità di ricoveri o cure particolari.

L’esito ufficiale per don Papa è giunto ieri mentre don Andrea, positivo al test rapido, è ancora in attesa del responso del tampone ordinario a cui si è sottoposto qualche ora fa. Un anziano diacono sta invece terminando la convalescenza dopo alcuni giorni di sintomatologia di media gravità. Il punto da Sacile.

Aggiornamento ore 9.30. Pordenone, al Deposito Giordani 300 tamponi al giorno prima che il servizio venga esternalizzato. È di circa 300 la media giornaliera dei tamponi che vengono effettuati al Deposito Giordani di Pordenone, una quarantina invece quelli al nuovo punto prelievi di Maniago. Per il capoluogo si annuncia l’esternalizzazione per dirottare il personale all’attività di tracciamento del Dipartimento di prevenzione. Qualche mattina è possibile notare la coda che si forma in Pontebbana delle auto dirette al Deposito Giordani, da settembre nuovo punto di effettuazione dei tamponi dopo la chiusura del servizio in Fiera. Leggi l'articolo.

Aggiornamento ore 8.40. Tre anziani positivi in casa di riposo a Tarcento. Ci cono tre casi di positività al Covid tra gli ospiti della casa di riposo Opera Pia Coianiz di Tarcento. Negli scorsi giorni gli operatori della struttura avevano riscontrato alcuni sintomi di influenza su tre anziani e le verifiche eseguite immediatamente dopo su di loro hanno dato esito positivo. La direzione della Coianiz ha predisposto subito che questi tre ospiti siano messi in locali appositamente preparati perché possano stare in isolamento ed essere seguiti dal personale sanitario: le tre persone interessate hanno un’età avanzata, superiore agli 80 anni. Qui il dettaglio.

Aggiornamento ore 8.20. Gemona, dipendente contagiato alla casa di riposo. Un caso positivo nella casa di riposo di via Croce del Papa: si tratta di un dipendente amministrativo che ora è in quarantena. Il caso è emerso durante gli ultimi controlli effettuati dalla direzione della struttura ai suoi dipendenti: si tratta di un dipendente che ha un ruolo amministrativo nella Codess, la cooperativa che gestisce la struttura per conto del Comune.«Al momento - spiega il sindaco Roberto Revelant - non ci sono ospiti della casa di riposo che risultano positivi, nonostante l'aumento dei contagi, che stanno salendo in tutti i Comuni». Tra i contagiati delle ultime settimane a Gemona ci sono anche 4 dipendenti comunali. Uno di essi si è aggiunto ieri: si tratta di una persona già posta in quarantena che in seguito è risultata positiva

Aggiornamento ore 8. Contagio a scuola a Tolmezzo e Paularo. C’è un alunno risultato positivo al Covid in una classe quinta della scuola primaria Adami, perciò tutti i compagni sono ora in quarantena in attesa di tampone e del relativo esito. A indicarlo è il sindaco, Francesco Brollo, interpellato in merito alle positività che si stanno registrando a Tolmezzo. La classe ora in quarantena è tra quelle spostate provvisoriamente nei locali dell’ex palazzo di giustizia di Tolmezzo per consentire i lavori di efficientamento energetico nel plesso di via Dante. Qui il punto dalla Carnia.

A Paularo invece un’alunna della classe quarta è risultata positiva al tampone. La classe è ora a casa in quarantena in attesa che il Dipartimento di Prevenzione valuti se e quando sottoporre i compagni della bambina (che era casa da vari giorni) e i docenti a tampone.

Aggiornamento ore 7.30. Contagi in Valcanale e Canal del Ferro. Crescono i contagi in Valcanale e Canal del Ferro. Fra i comuni nei quali il coronavirus sembra non voler allentare la sua morsa c’è il territorio di Chiusaforte. Qui, come informa il sindaco Fabrizio Fuccaro, si sono registrati, negli ultimi giorni, 8 nuovi casi, che portano il totale a 20: un numero rilevante, per un comune che conta su una popolazione di 700 residenti. «Registriamo però – rileva il primo cittadino – anche cinque guarigioni dal Covid 19, una delle quali proveniente da struttura ospedaliera». Qui tutto il dettaglio da Chiusaforte.

Aggiornamento ore 7.15. Sindaca di Muzzana torna al lavoro. Negativo l'ultimo test del Covid-19: la sindaca di Muzzana del Tugnano Erica Zoratti torna operativa. Finita la quarantena iniziata il 22 ottobre «mi ci vuole ancora qualche giorno per riprendere le forze, e poi si ritorna operativi». La sindaca è sempre stata comunque operativa e ha seguito i lavori dell'amministrazione tutti i giorni.

Aggiornamento ore 7. Picco dei contagi a Udine. La curva del contagio continua a salire. L’ultima impennata è di lunedì quando è stato registrato un nuovo picco: gli attualmente positivi in città sono 287 con un incremento di 75 unità rispetto ai 212 registrati mercoledì 28 ottobre. Ogni mille udinesi, 2,92 hanno il coronavirus. I guariti, sempre a lunedì, sono 391; i morti 8. Qui tutti i dati.

 

Argomenti:coronavirus

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto