I primi soccorritori: "Una scena straziante"

PINZANO AL TAGLIAMENTO. Simone Nespolo e Federico Breda, spilimberghesi, sono stati i primi ad entrare nell'abitazione in fiamme e ad allertare i soccorsi. Una presenza, la loro, nel capoluogo della Val d'Arzino, del tutto casuale, essendo stati impegnati nel primo pomeriggio da appassionati bocciofili iscritti alla gloriosa Bocciofila spilimberghese, in una lezione di avviamento a questa disciplina sportiva con i bambini delle scuole elementari.
Scuole elementari che distano solo qualche centinaio di metri dall'abitazione dove è avvenuta il tragico episodio. “Eravamo a Pinzano, alle elementari, per la prima lezione di un nuovo corso di avviamento alla bocce che abbiamo organizzato assieme alla scuola” spiega Breda, segretario del sodalizio sportivo mosaicista. “Conclusa la nostra lezione pomeridiana, usciti da scuola attorno alle 16.15, abbiamo visto a poca distanza un'imponente colonna di fumo alzarsi dal tetto di una abitazione” prosegue Breda.
I due amici spilimberghesi si sono subito precipitati sul posto e, per quanto possibile, sono intervenuti cercando di prestare soccorso nell'eventualità in cui qualcuno fosse in casa. “Sono stato io a sfondare la porta a calci e, assieme a Federico” racconta Simone Nespolo, “abbiamo provato ad entrare nell'abitazione ma dopo pochi passi siamo stati avvolti dal fumo e dalle fiamme che ci ha reso impossibile andare oltre. Ci siamo messi a gridare chiedendo se ci fosse qualcuno in casa”.
“Immediatamente” prosegue Nespolo “Federico ha allertato i soccorsi chiamando il 112, rendendoci conto che la situazione poteva essere davvero grave nel caso in cui ci fosse stato qualcuno. Nel mentre, dal retro dell'abitazione sono usciti i due ragazzi, i fratelli maggiori, che abbiamo saputo in quel momento stavano riposando.
Uno è uscito lanciandosi dalla finestra dal primo piano, l'altro crediamo possa essere uscito autonomamente dalla porta”.
“Non avremmo mai immaginato che in casa potesse esserci qualcun altro” dicono turbati i due spilimberghesi “e, purtroppo, vista la situazione sarebbe stato complicato intervenire per noi”. “I soccoritori sono intervenuti subito, dal momento in cui abbiamo lanciato l'allarme in meno di dieci minuti sono arrivati, prima vigili del fuoco e personale sanitario poi i carabinieri” continuano nel racconto, inconsapevoli della tragedia che in quel momento si stava consumando entro le mura dell'abitazione.
“Purtroppo che in casa ci potesse essere qualcun altro lo abbiamo scoperto decine di minuti di dopo, forse mezz'ora” raccontano “nel momento in cui è sopraggiunta urlando una ragazza che ha richiamato l'attenzione nostra e dei soccoritori.
I vigili del fuoco si sono introdotti al piano superiore dell'abitazione con le bombole di ossigeno e in pochi minuti hanno calato il bimbo e gli hanno prestato le prime cure”. “E' stata una scena straziante” concludono “una tragedia che non dimenticheremo mai”.
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