I picnic di Pasquetta in riva al fiume o al parco

C’è chi si è dovuto trasformare in pompiere per spegnere un piccolo incendio Non sono mancate le visite alle località d’arte. Grande afflusso negli agriturismi

Gita fuoriporta a Pasquetta con principio di incendio, ieri intorno alle 14: sulle grave del Meduna i componenti di due famiglie si sono improvvisati pompieri e hanno domato le fiamme. A due passi dalla spiaggetta Sparesera, il picnic è stato rinviato. «Abbiamo imboccato la stradina e all’improvviso le nostre auto hanno incrociato le fiamme in questo dedalo di sentieri – Gianluca Governatori, Sandro Santarossa e figli Enrico, Michela e Lisa hanno spento il fuoco –. Può essere stato un mozzicone acceso tra le ramaglie: poteva andare peggio, ma non vogliamo rovinarci la giornata». Colonna di fumo e incendio scampato sotto il sole che ha giocato “a nascondino” nel lunedì dell’Angelo. Una giornata dedicata ai piaceri della scampagnata per tanti pordenonesi che hanno riempito le spiaggette in riva ai fiumi. Cucina alla griglia per gruppi di amanti dell’ambiente e famiglie in cerca di relax. Picnic all’aria aperta anche nel parco San Valentino a Pordenone, nel verde di Villa Varda a San Cassiano e sulle sponde del Livenza a Sacile: qualcuno ha osato la prova costume. Piatti sull’erba con «maggiore attenzione agli sprechi e menù a base di avanzi della Pasqua – ha valutato la Coldiretti –. Il 62 per cento dei pordenonesi e anche degli italiani ha mantenuto lo stesso budget del 2014, ma quasi uno su quattro lo ha tagliato per effetto della crisi».

Tante tavolate fai da te e prove tecniche dei ponti del 25 aprile e primo maggio. Parco di San Floriano a Polcenigo preso d’assalto e gli agriturismi hanno aumentato gli ospiti. Altri pordenonesi hanno fatto un’escursione al mare oppure a Venezia o Treviso per l’abbinata “shopping più musei”, con il coraggio di affrontare, poi, la fila del controesodo. Tutti collegati sui social network per le “cartoline” di rito da Roma, Urbino, Londra.

Anche le città storiche della provincia hanno esercitato il loro fascino. Il Comune di Valvasone Arzene ha registrato 300 presenze e l’accoglienza è stata possibile grazie al lavoro dei volontari.

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