I Microcosmi dell’umanità

Un evento che dà il senso a un festival ricco di première: da “Michelangelo” a “Strolic”

Dalla carta, dal libro, alla resa scenica: Microcosmi, uno dei pilastri della produzione di Claudio Magris, diventa – per Mittelfest – spettacolo e “battezza”, per estensione concettuale, un’intera sezione del festival. Non solo: segna, infatti – circostanza largamente auspicata dal pubblico –, una sorta di ritorno alle origini, di riscoperta dell’iniziale impronta della rassegna: la peculiarità, cioè, del grande dramma itinerante, in movimento fra le vie e le piazze del centro storico cividalese. E come alle origini, appunto (ulteriore elemento di continuità con il passato), a firmare la regia di questa impegnativa operazione culturale – in cui il ruolo da protagonista spetta a Giorgio Lupano, affiancato da Ariella Reggio e Antonio Salines – è Giorgio Pressburger: una sorta di “sequel”, dunque, all’esperienza segnata dall’allestimento di Danubio, al principio dell’avventura di Mittelfest. Sul palco anche Paolo Fagiolo, Ester Galazzi, Adriano Giraldi, Maria Grazia Plos, Riccardo Maranzana, Alessandro Mizzi, Marcela Serli e Maurizio Zacchigna. L’evento è in cartellone per sabato 13, con inizio alle 19.30: a quello che fu (con Danubio, appunto) viaggio nel macrocosmo della Mitteleuropa farà da contraltare, adesso, un itinerario – tra luoghi circoscritti e appartati, in senso fisico come metaforico – fino al centro dell’individuo. Sullo sfondo, nel “vagabondaggio” tra slarghi e vicoli cividalesi, i tavolini del Caffè San Marco, a Trieste; gli isolotti attorno a Grado, nella laguna, e i porticcioli che costellano le sponde della Dalmazia e del golfo del Quarnero. E il suono, il “sapore”, dei ritmi lenti, calmi, delle dimensioni di periferia, di ciò che è umile e fuori mano.

Ma i Microcosmi del vecchio continente troveranno voce e rappresentatività pure al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove proprio nel giorno d’apertura del festival verrà presentata in prima assoluta la coproduzione tra Croazia, Italia e Slovenia Michelangelo, frutto di una cordata, appunto, che affianca al Teatro nazionale croato di Zagabria il sopra citato Giovanni da Udine, Mittelfest, naturalmente, e Pandur.Theaters. Mente del progetto è, infatti, il visionario, e audace, regista Tomaž Pandur, che ha trasposto sulla scena l’opera del più noto drammaturgo croato del Novecento, Miroslav Krleža (1938 – 1981), autore di Michelangelo Buonarroti. Di questo gigante del Rinascimento Pandur racconta la vita intensa e tormentata, che scorrerà davanti agli occhi degli spettatori in un turbinio di visioni e di scene di straordinaria pregnanza e suggestione. Un viaggio nella mente, dunque, nell’inconscio. Nel genio.

Microcosmi e Michelangelo sono gli eventi di punta del percorso Première, il quale registra del resto ulteriori occasioni d’interesse, che abbracciano i campi della musica e della danza. Qualche rapido cenno, allora: sabato 13, alle 18, la chiesa di San Francesco accoglierà Strolic – Almanacco in musica, proposta costruita su un’idea di Luca Bonutti e su testi di Pietro Zorutti; sul palco Claudia Grimaz, voce solista, e gli strumentisti Sebastiano Zorza, Marko Feri e Mauro Meroi, che eseguiranno brani di Valter Sivilotti. Completano il “cast” Omero Antonutti e il Coro Natissa di Aquileia. Martedì 16, invece (al teatro Ristori, alle 20.30), debutto per Salome Renaissance, poema erotico di Marco Maria Tosolini: la danzatrice che accese l’immaginazione di Oscar Wilde, Richard Strauss e di decine e decine di pittori rivive, adesso, in un componimento che offre al personaggio biblico la possibilità di “raccontarsi”, di fornire la propria versione. Una suite musicale in sette parti, nel corso della quale le musiciste del quintetto d’archi perderanno, gradualmente, parte dei propri costumi per arrivare al brano finale vestite - citando Wilde - solo dei loro capelli e gioielli. Il circuito Première accorpa anche Ritratto di un mito. Omaggio a Elisabetta Terabust (in calendario per sabato 20, al teatro Verdi di Goriza), gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani: a calcare le scene – fra gli altri – Ashley Bouder e Chase Finlay, del New York City Ballet, Erika Gaudenzi (Teatro dell’Opera di Roma), l’étoile di fama internazionale Giuseppe Picone, Yana Salenko e Marian Walter (Staatsballet Berlin). L’interpretazione di alcuni famosi balletti della Terabust sarà corredata da proiezioni multimediali che ne ridisegneranno l'immagine, accanto ai celebri partner: Nureyev, Bortoluzzi, Baryshnikov, Dupond, Derevianko… Infine: sarà prima assoluta anche per Armonie riscoperte (nella serata di domenica 14, nella basilica di Aquileia), carrellata di musica sacra – dal ‘700 ai giorni nostri – a cura di Fvg Mitteleuropa Orchestra, Coro Panarie (Artegna) e Coro del Rojale.

Lucia Aviani

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:mittelfest 2013

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto