I ladri prendono di mira anche le suore: rubata la pensione nella casa vacanze

Ravascletto: colpo ai danni della Congregazione ancelle della carità Di Brescia. Si tratta del terzo furto in due anni

RAVASCLETTO. Rubata la pensione di tre mesi, circa 2 mila euro, alle suore della congregazione Suore ancelle della carita' di Brescia, che dagli anni ’70 hanno creato, in località Stalivieri, in un’oasi di pace e serenità, una casa vacanze.

Si tratta del terzo furto, o tentativo, in due anni cui la congregazione è stata vittima. Il fatto è accaduto venerdì sera, mentre le tre suore che risiedono nella struttura si erano assentate. 

«Alle 17 - raccontano le sorelle - ci siamo allontanate da Zovello per delle commissioni  che avevamo in programma a Paluzza. Siamo quindi rientrati nella frazione del comune di Ravascletto per la messa».

Nella piazzetta antistante la chiesa un breve saluto alla comunità, appuntamento che, a causa del coronavirus, non si teneva da alcuni mesi e poi la messa.

«Subito dopo siamo rientrate – raccontano le suore – erano circa le ore 19.15». Nulla lasciava presagire il furto, le porte erano chiuse a chiave e non si notavano segni di effrazione.

«Quando la madre superiora è entrata nei sui alloggi  si è accorta che avevano frugato nella sua borsetta asportando la busta con i soldi».

I ladri si sono allontanati indisturbati passando per una sala che porta ad una terrazza e da qui sono scesi a terra dileguandosi. Le suore sono da poco rientrate a Zovello, nel periodo di pandemia si erano raccolte tutte nella casa vacanze di Arta Terme. 

«Pensiamo si tratti sempre delle stesse persone - ammettono le suore - qualcuno che ci sconosce e ci spia». Il primo furto si è verificato nei giorni del Vaia nell’autunno 2018, il secondo nel 2019 «ma quella volta non hanno trovato nulla da rubare». Intrusioni che hanno lasciato comunque il segno, in quanto per entrare i ladri hanno forzato delle porte.

Del fatto sono stati avvertiti i carabinieri, cui è stata presentata denuncia, di Comeglians e del Norm della compagnia di Tolmezzo, che indagano sull’accaduto. Sul posto anche il primo cittadino Ermes De Crigis che ha condannato l’accaduto.

«Un nuovo spiacevole episodio e, visto che la cosa si ripete, potrebbe trattarsi degli stessi malviventi. Siamo fiduciosi nell'attività dei militari dell'Arma per trovare gli autori di questi gesti».

Fiduciose nella giustizia, ma sconsolate per queste intrusioni, le suore pensano a qualche azione preventiva «Quando ci assenteremo nuovamente dalla casa - spiegano – porremo in bella vista un cartello con la scritta “Dio ti vede”, cercando di scoraggiare gli autori di questi gesti».

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