I cigli bruciati dal diserbante

Un problema in tante vie di Gemona sollevato dalla minoranza. Il sindaco assicura che se ne occuperà

GEMONA. I gemonesi sono stufi di percorrere alcune delle loro strade con i cigli aridi a causa di un uso di diserbanti che pare improprio o con erbacce alte in certi casi più di un metro: la denuncia, partita da una ventina di cittadini, è arrivata in sede di consiglio comunale e riguarda, tra le altre, via Buja, via Venuti, via Marzars e via Bariglaria. Il consigliere di minoranza Lucio Copetti, rassegna fotografica al seguito, affema: «In quest’ultimo anno abbiamo assistito a un’azione che non può certo chiamarsi di manutenzione stradale: assenti sia lo sfalcio e la pulizia regolari dei cigli che le attività necessarie al regolare deflusso delle acque piovane presenti sulle strade. Abbiamo invece assistito a un’azione di diserbo selvaggio». I risultati sono sotto gli occhi di tutti, continua Copetti: il paesaggio di seccume di tipo africano ai lati delle strade stona ancora di più se paragonato al tipico verde estivo di altre zone. Inoltre, il mancato sfalcio ha permesso la crescita di erbacce piuttosto alte. Infine, l’eliminazione dell’erba sui cigli stradali, in presenza di canali laterali, determinerebbe il dilavamento della banchina aumentando le probabilità di successivo deterioramento del ciglio asfaltato.

Ben comprensibile la rabbia dei gemonesi, visto che la problematica era già stata sottoposta all’amministrazione corrente nell’estate del 2010, quando la consigliera di minoranza Mariolina Patat aveva presentato un’interpellanza a riguardo. Al tempo, il primo cittadino Paolo Urbani aveva dichiarato che la tipologia e il dosaggio dei diserbanti utilizzati erano quelli previsti dall’Azienda sanitaria 3, ma non erano giunte specificazioni riguardo a procedure di controllo effettive. A due anni di distanza, visto il perdurare del seccume dopo quasi due mesi dall’irrorazione, Copetti rinnova la stessa perplessità: «Evidentemente è una questione di controllo che le dosi dei diserbanti diluite nell'acqua corrispondano a quanto previsto nei contratti».

Urbani assicura che la problematica sarà riconsiderata. Di fronte, un’opposizione che appare compatta: se di Gemona città del benstare si deve parlare, lo sia partendo dall’ambiente sano e curato.

Giusy Gubiani

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