I bambini alla materna “studiano” yoga «Per loro è un gioco, cresceranno meglio»

Il progetto con 24 alunni nella scuola d’infanzia “Syria Poletti”. Parla la responsabile del corso Cecilia Rubino 

L’ESPERIMENTO



Yoga nella scuola d’infanzia Syria Poletti: il progetto “Yogando” è apripista nell’istruzione in Friuli occidentale. A Villa d’arco 24 bambini si allenano nella meditazione e rilassamento psicofisico con la docente Cecilia Rubino, diplomata allo Csen (riconosciuto dal Coni) con il metodo Balyayoga che allarga pensieri e conoscenze nell’infanzia.

«Posso farlo a casa?». È l’effetto-contagio dei bambini che danno l’ultimatum ai genitori: si può fare. «Due gruppi di 12 bambini di 5 e 6 anni hanno scoperto la pratica “olistica” sui livelli psico-fisico – ha detto Rubino –. Sedute di 45 minuti per il totale di dieci ore di yoga e tanto entusiasmo». Un successo e basta, che incanta pure i genitori.

«La conoscenza è la meta dal primo momento della vita – ha aggiunto Rubino –. Si studia per comprendere il mondo esterno, ma si dimentica spesso “l’altro mondo”, cioè quell’ambito che appartiene a ognuno di noi e che ci rende unici: la nostra interiorità». Come dire che lo yoga è una esperienza che permette il dialogo interiore e si può praticare senza barriere di età.

“Il progetto “Yogando” è una alternativa alle distrazioni mediatiche e digitali che ci assediano – ancora Rubino –. Assume un significato particolare anche nella prima e seconda infanzia, quando i bambini mostrano l’esigenza di appropriarsi ed esplorare il loro mondo interiore. In quest’ottica lo yoga offre un efficace strumento per conoscere se stessi e avere consapevolezza delle proprie emozioni».

Per i piccoli a scuola esistono pratiche modulate in esercizi su misura, poi tanti giochi individuali e di gruppo che promuovono lo sviluppo motorio, cognitivo e relazionale.

«Un’esperienza semplice e giocosa – dicono nel plesso Poletti –. Attiva lo sviluppo dell’intelligenza razionale e di quella creativa». Lo yoga per bambini dà la spinta alle potenzialità della crescita: una sfida senza tempo. «L’attività migliora i tempi di attenzione e concentrazione – ha verificato l’insegnante –. I bambini imparano il valore del silenzio e sviluppano la capacità di ascolto. L’educatore accompagna i piccoli in un percorso di crescita del proprio sé e del mondo che lo circonda».

Gli incontri prevedono anche l’ascolto di storie con protagonisti speciali: alberi, fiori, fili d’erba, foglie e anche leone, cicogna, tartaruga, coniglio e sole, luna, la pioggia. «Elementi che i bambini rappresentano attraverso posture e movimenti del corpo. I risultati sono stati sorprendenti: ai bambini piace lo yoga e aspettano per tutta la settimana il momento dell’incontro e anche il rilassamento finale di ogni pratica».

A fine percorso gli alunni del comprensivo Manzi di Cordenons colorano i “mandala” orientali. «È un’attività che aiuta la mente a ritrovare il giusto equilibrio – ha concluso Rubino –. Così il bambino sviluppa una capacità relazionale orientata al rispetto dell’altro, senza competizione». –



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