Hypo Bank, accordo: scivolo fino a cinque anni per i primi 104 dipendenti

I lavoratori licenziati avranno diritto al massimo degli ammortizzatori sociali. Quaranta i friulani coinvolti, gli altri 120 rimarranno in servizio per oltre un anno

UDINE. Firmato a Roma l’accordo sui licenziamenti di Hypo Alpe Adria Bank.

Ieri, nell’ultimo giorno utile, proprietà e sindacati sono riusciti a trovare la quadra per l’addio a 104 dipendenti, di cui 40 in Friuli Venezia Giulia.

Passo che segna la fine della banca austriaca in Lombardia e Veneto, in attesa che la medesima sorte tocchi nel 2018 anche al Friuli Venezia Giulia.

Stringendo in mano una bozza «minimalista» arrivata giovedì sera, ieri alle 10.30 i rappresentanti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca si sono incontrati con la proprietà al ministero del Lavoro.

A rappresentare Hypo c’erano il consigliere incaricato Haymo Unterhauser, il direttore generale Maurizio Valfrè e gli uffici legale e risorse umane. Insieme a loro anche i rappresentanti delle Regioni Friuli Venezia Giulia, con l’assessore Loredana Panariti, Veneto e Lombardia.

La discussione si è protratta per tutto il pomeriggio, ma alla fine a spuntarla sono stati i sindacati.

Hypo ha ceduto non soltanto sull’accesso al Fondo straordinario di accompagnamento al prepensionamento (pari a cinque anni di indennità, misura che dovrebbe interessare una decina di persone) e al Fondo emergenziale di 24 mesi (consente ai lavoratori licenziati di prendere il 70 per cento dello stipendio, a integrazione dell’indennità di disoccupazione Naspi), ma anche sulla formula del "tutto subito" che equivale a un assegno intestato a quanti non intendono usufruire del Fondo.

Ok anche al contributo previdenziale (un punto e mezzo per un anno).

La trattativa, iniziata sotto i peggiori presagi, si è conclusa positivamente, sebbene sul piatto ci fosse il licenziamento di 104 persone. Quello che è importante però è il precedente che si è venuto a creare in vista della prossima partita.

Perché questo è soltanto il primo passo verso la completa liquidazione del ramo italiano della banca austriaca. E nel 2017, considerato anno di transizione dalla proprietà, altri 120 lavoratori saranno lasciati a casa.

Questa volta tutti in Friuli Venezia Giulia, perciò l’accordo si discuterà in Regione. E il doppio precedente delle conciliazioni 2013 e 2016, sarà fondamentale.

«Dopo una giornata di duro confronto finalmente abbiamo trovato un accordo che scongiura l’avvio da domani (oggi per chi legge, ndr) della procedura di licenziamento dei 104 lavoratori di Hypo Alpe Adria Bank - sottolinea Roberto De Marchi, segretario generale della First Cisl, raggiunto telefonicamente in serata a Roma, dove si trovava per partecipare all’incontro -. Finalmente all’ultimo minuto abbiamo strappato all’azienda un trattamento che permette una soluzione onorevole utilizzando le tutele previste dalla normativa di settore. Le possibilità di “uscita” vanno incontro alle diverse sensibilità che i colleghi hanno manifestato nelle assemblee».

Nonostante le condizioni, De Marchi può dirsi «soddisfatto perché abbiamo portato l’azienda a ragionare. Abbiamo firmato un accordo che non esisteva fino alla scorsa settimana. Da aprile ci battevamo per questo. Abbiamo ottenuto aperture che possono sembrare scontate in altri contesti, ma in questo è davvero molto. Registriamo dunque una soluzione positiva, anche se parliamo di licenziamenti». L’accordo sarà presentato nelle assemblee dei lavoratori a Tavagnacco il 29 novembre e a Brescia il 30.

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