Hotel Nevada di Tarvisio fissata l’asta: 1,4 milioni

Dopo il fallimento dell’azienda si tenta la vendita del complesso alberghiero. Con 140 posti letto e 62 camere ospitò le nazionali di sci e l’Udinese calcio

TARVISIO. Alla sua inaugurazione c’era anche l’eroe di Portillo, Carlo Senorer, ex sciatore alpino italiano che nel 1966 agguantò il titolo di campione del mondo nello slalom speciale.

Per l’hotel Nevada di Tarvisio, che negli anni d’oro ha alloggiato migliaia di sciatori, la nazionale di sci e l’Udinese calcio, dopo il fallimento è arrivato l’appuntamento con l’istituto di vendite giudiziarie.

Il complesso alberghiero sarà battuto all’asta mercoledì 28, a partire da un importo minimo di 1.395.000 euro. Nella vendita, senza incanto, sarà incluso anche un altro lotto che comprende un immobile di uso abitativo con pertinenza dal valore a base d’asta di 63 mila euro.

Realizzato negli anni ’60 con una pista di plastica per permettere anche lo “sci estivo”, l’hotel Nevada, con le sue 62 camere e i 140 posti letto, è stato per oltre un quarantennio un punto di riferimento nel campo alberghiero, con l’annessa pizzeria e ristorante. Fornì un’occupazione per le maestranze locali: vi lavoravano almeno una decina di persone.

Fu costruito dall’Ente delle Tre Venezie, che realizzò anche la tipica baita (poi distrutta nel corso di un incendio) nella località di San Antonio e la pista plasticata per la pratica dello sci estivo.

Con la gestione della famiglia di Egildo Moro, che ne divenne poi il proprietario, il Nevada ha accompagnato la crescita turistica della Valcanale. Divenne l’hotel preferito delle nazionali dello sci e anche l’Udinese vi soggiornò nei suoi ritiri.

La famiglia Moro provvide anche a migliorarne i servizi (aggiungendo gli spazi per la sauna) in occasione delle Universiadi 2003. Numerosi i cambi di proprietà e le gestioni che si sono susseguite negli ultimi anni, fino al triste epilogo.

Con la dichiarazione di fallimento la Nevada srl è stata posta in liquidazione ed è stato nominato curatore Mauro Vidrigh. Il 3 marzo del 2015 sono stati apposti i sigilli agli ingressi dell’hotel Nevada, che era chiuso già da quattro mesi.

Fu un colpo notevole per l'economia e per l’offerta turistica di Tarvisio, visto che con la chiusura del Nevada sono venuti a mancare una decina di posti di lavoro e 140 posti letto per i turisti.

Tutto ciò senza tener conto del fatto che un pezzo della storia dello sviluppo turistico della montagna friulana è venuto a mancare.

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