Honsell: il rischio razzismo è sempre forte, anche a Udine
Il sindaco lancia l’allarme durante la cerimonia dell’Aned per il Giorno della memoria: «Costante il pericolo che il nazifascismo possa tornare»

UDINE.
È un rischio costante quello che la barbarie compiuta dal nazismo possa far ricadere la sua ombra all’alba del ventunesimo secolo. Sono passati 66 anni dal giorno in cui l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz liberandone i pochi superstiti, e ieri, in occasione della Giornata della memoria, nella cerimonia commemorativa organizzata dalla sezione udinese dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati), davanti al cippo collocato nel Parco della Rimembranza in onore di tutti i caduti, il ricordo delle vittime si è unito proprio a questa consapevolezza.
Alla certezza, come ha voluto sottolineare il sindaco Furio Honsell, di quanto sia alto il pericolo «che le sofferenze subìte dai milioni di deportati possano ritornare attuali, anche qui nella nostra civilissima Udine». Dove ancora persistono evidenti disuguaglianze. «Basti pensare a questo fatto - ha continuato il sindaco -: a causa d’una legge, un operaio con tre bambini non ha potuto accedere alle case Ater solo perché non era residente da cinque anni in città. Il nazifascismo è il momento in cui la barbarie ha raggiunto il suo vertice ma il rischio che possa tornare è costante».
Un appello comune quello rivolto da Honsell e dal presidente dell’Aned, Marco Balestra, insieme al consigliere regionale Paolo Menis, soprattutto agli studenti presenti per continuare a ricordare e conoscere quanto accadde «perché è notizia di adesso - ha commentato Balestra - che in Italia un giovane su 5 sia antisemita. Questo non può essere ammissibile. Dobbiamo invece coltivare giorno per giorno la democrazia e la pace, affinché quei valori che ci hanno trasmesso la lotta degli ex deportati e la Resistenza non vadano perduti».
Dopo aver ricordato la tragica vicenda del sindaco di Udine, Elio Morpurgo, arrestato perché ebreo e morto durante la deportazione verso Auschwitz, Honsell si è poi soffermato sulla memoria delle vittime della Resistenza, «giovani - ha detto - che in un periodo di oppressione e di sterminio riscoprirono la libertà» e ha ribadito l’importanza del rispetto della Costituzione, «il documento che impone i limiti del potere e suggella i diritti umani e civili e che oggi è soggetto a continui attentati da chi vuole far credere che di potere ce ne sia solo uno, ovvero quello esecutivo». Parole accolte con commozione dal presidente Balestra, che ha poi invitato il sindaco Honsell a partecipare al viaggio che ogni anno organizza l’associazione e che farà tappa il 6, 7 e 8 maggio al campo di Mauthausen e ad Hartheim.
Un pellegrinaggio (per il quale sono già aperte le iscrizioni), nel quale i giovani di una decina di scuole della provincia potranno conoscere, e quindi tramandare a loro volta, ciò che hanno visto nei luoghi dello sterminio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video