Halo industry: ecco l’impianto cloro-soda

Torviscosa, il gruppo industriale ha illustrato il progetto per il rilancio chimico La produzione al via nel 2015. Quattro le aziende che potrebbero delocalizzare
Torviscosa 22 maggio 2013 Consiglio Comunale tenuto presso il centro civico del paese. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Torviscosa 22 maggio 2013 Consiglio Comunale tenuto presso il centro civico del paese. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

TORVISCOSA. Il nuovo impianto di cloro-soda della Halo Industry rende già attrattivo il sito chimico di Torviscosa: sono ben quattro le aziende che utilizzano il cloro che potrebbero decidere di delocalizzare nel polo chimico friulano. Ricordiamo che nel 2016 l’Unione europea vieterà il trasporto del cloro.

A illustrare il nuovo impianto da 40 milioni di euro che Halo costruirà a Torviscosa (la posa della prima pietra avverrà in settembre, mentre l’avvio della produzione è prevista per gennaio 2015) erano presenti, al consiglio comunale informale indetto dal sindaco Roberto Fasan, il presidente del Cda di Halo Angelo Colombo, l’ad Antonio Todisco e il gestore dell’impianto Alfiero Marinelli. Come è stato spiegato prima dal dottor Colombo e poi dall’ingegner Marinelli, l’impianto prevede due step di avvio: nel primo si produrranno 20 mila tonnellate di cloro, 23 mila di soda, 6,7 metri cubi di idrogeno, oltre a sintensi di acido cloridrico e ipoclorito di sodio, occupando una quindicina di addetti; nel secondo step le produzioni e gli occupati verranno raddoppiate. Va sottolineato che con l’avvio del nuovo cloro-soda il vecchio impianto verrà dismesso.

Ma, come ha rilevato il dottor Todisco, questo impianto a celle a membrana porterà altre società: trattative sono in atto per le Bussi di Pescara del gruppo Solvay. Il dottor Colombo ha ribadito, invece, che la sinergia tra Spin-Bracco, il Gruppo Bertolini con Caffaro Industrie e Friulia, per le esperienze che portano, darà garanzie di buon lavoro in un’area in cui c’è la cultura della chimica, oltre alla grande opportunità di avere Serichim per la ricerca.

Nel fare gli onori di casa, il sindaco Fasan ha ricordato il percorso non sempre facile, anche per la presenza dell’area nel Sin e delle bonifiche, che si è dovuto fare per arrivare a oggi. Partendo dalla messa in liquidazione di Caffaro e con l’arrivo del commissario straordinario della Prodi Bis, l’avvocato Cappelletto, con il quale si è cercato di portare a termine la vicenda. Rispondendo al consigliere di minoranza Roberto Duz, il quale sosteneva che solo se ci sono forti interessi sul sito si bonifica, affermando come la gestione di Cappelletto non sia positiva per il sito, Fasan ha affermato che, senza Cappelletto, «oggi Bertolini non sarebbe a Torviscosa e Colombo ci avrebbe già salutato insieme a Bracco». Ha anche ringraziato per il lavoro svolto l’ex commissario per le bonifiche Gianni Menchini e la dottoressa Marta Plazzotta, ribadendo che in conferenza dei servizi a Roma ha chiesto lo sblocco degli 8 milioni per le bonifiche e lo smaltimento delle peci benzoiche. Il vicesindaco Settimo ha auspicato che le nuove proprietà siano «serie» a gestire l’impianto.

Francesca Artico

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