Gorizia meta privilegiata di gite scolastiche

Firenze, Venezia, Roma. Talvolta anche Torino e Bologna. Queste le mete classiche dei viaggi d’istruzione promossi, durante l’anno scolastico, dai vari istituti superiori disseminati lungo il Belpaese.
Ad un certo punto, al Comune di Gorizia è venuta in testa un’idea meravigliosa. Visto il centenario della Grande guerra, vista l’alta concentrazione di monumenti e di musei, visto che queste terre hanno molto da dire per la loro storia e le loro vicissitudini, perché non far diventare anche Gorizia meta di gite scolastiche?
Era il 2012. Rodolfo Ziberna non era ancora sindaco ma aveva le idee ben chiare sull’argomento da assessore comunale alla Cultura. «Far conoscere agli studenti la storia del ’900 nei luoghi teatro dell’impero asburgico e della prima guerra mondiale è lo scopo principale. In Italia, fra scuole medie inferiori e superiori, vi sono circa 200mila classi con oltre 4 milioni di studenti. Ogni anno queste effettuano almeno una gita di alcuni giorni in Italia e all’estero. Da ciò, si possono ben intendere anche le dimensioni economiche e turistiche della proposta», furono le due parole. Detto e fatto. Oggi arrivano i primi bilanci.
I numeri. Ottimo riscontro del progetto “Let’s Go! School” attivato del Comune di Gorizia per incentivare la visita di studenti nei luoghi della Grande guerra. Stanno arrivando in città gruppi scolastici dalla regione e altre parti d’Italia, fra cui Torino, Reggio Emilia e Prato. Questi ultimi sono arrivati proprio in questi giorni, per un totale di oltre 230 persone fra studenti e insegnanti accompagnatori. L’iniziativa, curata dall’assessorato alle Politiche giovanili, è stata realizzata in collaborazione con l’Isig, che ha realizzato l’indagine iniziale e un’agenzia turistica di Monfalcone, che ha proposto i pacchetti per le scuole.
Con questo progetto Gorizia diventa la base, anche in termini di albergaggio, per un tour storico che, partendo dai siti della Grande guerra, diventa occasione per visitare e conoscere il territorio locale e regionale con inserimenti in altri periodi storici.
I programmi. Ad esempio, uno dei programmi più diffusi prevede, in tre giorni, la visita guidata di Gorizia, con tappe al Sacrario di Oslavia, al Museo della Grande guerra, a Borgo Castello e alla Transalpina ma anche puntate a Trieste e a Redipuglia.
La sera, inoltre, gli studenti partecipano al programma d’intrattenimento organizzato al Punto giovani, fra divertenti questionari interattivi “Kahoot”, con domande mirate a raccogliere impressioni rispetto alla città e i luoghi visitati e quiz musicali in stile “Sarabanda”. L’intrattenimento offerto alle scolaresche trova ulteriore appeal grazie alla collaborazione con associazioni e gruppi informali che gravitano e collaborano abitualmente con il Punto Giovani. Gli “Assi Magici”, “Balfolk”, l’associazione “Esamina” si impegnati ad offrire spettacoli di magia e prestigio, esibizioni di sessioni di balli popolari di ricche ed antiche per far vivere l’energia e la bellezza delle danze folk, conversazioni con i giovani digital natives sui media di ieri ed oggi.
L’assessore. «Va anche detto che i pacchetti turistici elaborati su misura dall’agenzia prevedono la presenza di alcune personalità di spicco come il professor Roberto Todero che, con la sua associazione culturale “Zanobi”, dà il suo prezioso apporto come guida turistica per i percorsi storici sulla Grande guerra – dice l’assessore alle politiche giovanili, Marilena Bernobich -. Le proposte turistiche hanno inoltre un doppio valore aggiunto, in quanto vengono organizzate delle visite presso alcune realtà locali che rappresentano delle “eccellenze” per il territorio fra cui la fondazione “Scuola Merletti” di Gorizia che ha dato il proprio contributo illustrando alle scolaresche le proprie abilità e le proprie preziose creazioni negli spazi dei laboratori e nello show room. Proficua la collaborazione anche l’istituto agrario Brignoli di Gradisca che ha presentato agli studenti il progetto “La Rosa dell’Isonzo” mettendo a disposizione dei propri colleghi dell’Istituto agrario di Reggio Emilia le proprie competenze e conoscenze acquisite nell’ambito del proprio percorso di studenti. Insomma, stiamo sfruttando il successo di questa iniziativa per far conoscere meglio il nostro territorio e le sue eccellenze– conclude– e siamo davvero molto soddisfatti delle risposte ricevute dalle scuole». A colpire positivamente diverse scuole è stato anche il fatto che le serate degli studenti saranno gestite e programmate dal Punto Giovani di Gorizia, offrendo alle scolaresche momenti ludici e di svago, spazi liberi o più strutturati, sgravando comunque i docenti dal “problema” della gestione del dopocena.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto