Gli abitanti di via Bonavilla: «Il Comune ci ha dimenticati»

Dopo gli allagamenti di sei mesi fa ancora nessun intervento risolutore sul Lavia. «Abbiamo scritto noi alla Regione per chiedere aiuto, speriamo nei 120 mila euro di lavori promessi»

MARTIGNACCO. La prossima settimana saranno sei mesi da quella tremenda giornata che vide il Lavia spaventare la popolazione di Martignacco, e le sue acque, assieme a quelle della pioggia battente, invadere le case, i locali e le attività.

A subire i danni maggiori sono state quattro famiglie di via Bonavilla a Nogaredo di Prato, che si sono ritrovate con garage, cantina, locali caldaie completamenti allagati, per danni elevatissimi a strutture e cose. Una situazione difficile per i residenti nelle villette, che ancora oggi vivono con i sacchetti davanti alle porte e che lamentano un incomprensibile silenzio.

«Nessuno ci ha fatto sapere nulla - dicono -, non pretendiamo che i problemi siano risolti da un giorno all’altro, ma almeno un po’ di sostegno, di solidarietà… Chi ci sentiamo di ringraziare è l’associazione culturale “L’Improbabile Compagnia” di Martignacco, che ci ha aiutato raccogliendo fondi con uno spettacolo teatrale creato per noi in occasione dell’allagamento».

Ma la prossima settimana sarà il momento anche di una comunicazione ufficiale: dovrà arrivare anche la decisione della Procura di Udine, che ha accolto l’esposto presentato dai componenti delle quattro famiglie di via Bonavilla.

«Speriamo che ci arrivino le risposte per andare avanti con l’iter legale - precisano -. Siamo preoccupati, ora iniziano i periodi delle piogge e ogni volta che arrivano le nuvole preghiamo che vada tutto bene. Purtroppo il rischio è che la situazione di sei mesi fa si ripeta. I sacchetti che sono stati posizionati davanti ai garage non sono sufficienti in caso di grande afflusso d’acqua, perché sono una barriera troppo bassa».

«Vorremmo poter risolvere il problema, iniziare a fare qualche lavoro nelle stanze allagate, che sono piene di muffa, ma come facciamo? - si chiedono i residenti - Abbiamo anche pensato di andare via, lasciare le case, ma non sarebbe una soluzione corretta. Abbiamo pagato 200 mila euro per acquistarle, e ora valgono quanto? Ciò che ci lascia allibiti è che nessuno dell’amministrazione, dal sindaco Zanor in giù, in questi mesi abbia avuto un pensiero per noi. Non una telefonata, né una lettera. Niente».

Così, hanno fatto da soli e hanno scritto direttamente alla presidente della Regione, Serracchiani, per chiedere a che punto fossero gli stanziamenti promessi per i lavori di sistemazione sul territorio.

«È stata molto gentile, e ci ha risposto allegandoci la relazione della Protezione Civile, che ha garantito un investimento di 120 mila euro per i lavori. È già importante aver saputo questo, ma purtroppo non saranno interventi definitivi. Il problema è a monte, perché sono 50 anni che in questo punto le acque si accumulano se il Lavia esce dal suo corso. Forse qualcosa a riguardo poteva già essere stata fatta».

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