Giurisprudenza, nuova laurea a Udine

L’ateneo friulano risponde alla crisi nazionale degli iscritti con la magistrale rivolta ad aziende ed enti pubblici

La crisi di Giurisprudenza che sta mettendo in crisi la storica università di Padova, colpisce solo di striscio Udine. Il corso di laurea magistrale dell’ateneo friulano tiene. Anche se il picco delle 240 immatricolazioni registrate nell’anno accademico 2009/10 resta un miraggio, quest’anno il numero degli iscritti al primo anno registra una perdita minima di 5 unità. Da 99 le matricole sono passate a 94, gli iscritti da 667 a 611. Detto tutto ciò, il corso di laurea sta correndo ai ripari prima di altri attivando, dall’anno accademico in corso, la laurea magistrale in Diritto per l’innovazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, un profilo richiesto dal territorio che si sposa con la gettonata laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici pubblici e privati.

«Rispetto alla situazione nazionale, non possiamo lamentarci». La professoressa Elena D’Orlando, delegata alla didattica dal direttore di dipartimento, Marina Brollo, fa notare che l’università di Udine è l’unica in regione ad aver attivato la triennale in Scienze dei servizi giuridici pubblici e privati. «Il corso – spiega la docente – offre una preparazione giuridica di base ai giovani che guardano con interesse alla pubblica amministrazione o al mondo delle imprese, dove il giurista è molto richiesto». Da qui è nata la domanda del corso di laurea magistrale come completamento del percorso triennale. «Prendendo coraggio – continua D’Orlando – e, nell’ambito del cantiere Friuli, abbiamo fatto una ricognizione tra gli stakeholders, coinvolgendo le associazioni di categoria e gli ordini professionali. Il risultato conferma che il mondo delle imprese e della pubblica amministrazione richiede una figura di questo tipo».

L’ateneo friulano ha creato in tempi da record la laurea magistrale in Diritto per l’innovazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. Il nuovo corso ha già ottenuto il via libera dal governo dell’ateneo friulano, dal Comitato regionale dove siedono anche i rappresentanti dell’università di Trieste e ora attende l’ok dal Cun. «È il primo risultato prodotto dal cantiere Friuli», insiste D’Orlando nel precisare che nella nuova laurea si integrano conoscenze giuridiche classiche con insegnamenti avanzati, tra questi i corsi di management dei processi e la gestione delle emergenze. «Mentre a livello nazionale si discute come rispondere al calo degli iscritti – sottolinea D’Orlando –, noi, piccoli rispetto a Padova, siamo riusciti a captare velocemente le esigenze del territorio e a tradurle, prima di altri, in soluzioni concrete».

Dello stesso avviso il direttore: «Il dipartimento di Scienze giuridiche friulano, per la sua giovane età e per il suo legame con il territorio, ha il coraggio di rompere con la tradizione austera degli studi giuridici innovando e coltivando i nuovi diritti. L’ambizione degli studi giuridici friulani, pur periferici nella geografia – insiste Brollo –, è quella di porsi al centro del cambiamento attraverso le nostre iniziative didattiche, i temi di ricerca e le iniziative collaterali.

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