Giulia, la studentessa aspirante top model che conquista gli stilisti
Segni particolari: bellissima. Taglia 40, altezza 1,80, occhi da cerbiatto e un futuro da top per Giulia Ridente giovane musa dell’atelier di Alberto Carlo. Classe 1996, la liceale del Leopardi-Majorana sfila nel tempo libero sulle passerelle di Milano, Venezia e si mette a stecchetto. «Con la taglia 40 sono in zona rischio – scherza Giulia, che sul menù è controllata dalla mamma –. Devo tenere a bada l’attrazione fatale per i dolci e gelati, che rubo dal frigo della nonna».
Consigli per tenersi in forma: pilates in palestra a Vallenoncello, nuoto d’estate e auto-disciplina a tavola tutto l’anno. La sua carriera è cominciata per gioco a 14 anni: una zia ha mandato le sue foto all’agenzia “Elite” di Roma e dopo sette giorni è stata contattata per il casting a Milano. Il primo ciak nella moda è andato alla grande. «Mi sono divertita – ha raccontato – con tante ragazze selezionate alle passerelle di Balestra e Lorenzo Riva».
Nella settimana della moda primavera-estate 2012 Giulia ha fatto la pendolare Pordenone-Milano. «Con la scuola non è facile combinare gli impegni – ha spiegato la sua filosofia di incastro tra il Bronx liceale e gli shop di via Montenapoleone, nella Milano che conta -. Ma la passione fa affrontare tutti i sacrifici: voglio fare la modella. L’esclusiva è per l’atelier di Alberto Carlo, che è un grande della moda». La sua carriera non sarà a Pordenone. «Le passerelle importanti sono a Parigi e Londra: spero di trasferirmi a 17 anni – ha detto -. Il modello di tante giovani modelle è Tayra Benx, ma ci sono altre bravissime, come le ragazze russe pronte ad affrontare mille sacrifici».
Prossimi appuntamenti: un colloquio con l’agenzia “Why not” di Milano e happening a delta. La certezza: no alla chirurgia estetica. «Mi accetto per quella che sono – ha proseguito Giulia, appartenente al partito no-botulino e no-ritocchi -. La parte che preferisco di me sono gli occhi, confesso. Ma le donne sono tutte belle: possono piacere per allegria, simpatia e intelligenza».
Chiara Benotti
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