Giro d'Italia, spettacolare partenza dalla base di Rivolto dopo il volo delle Frecce

CODROIPO. E’ partita la quindicesima tappa del Giro d'Italia dall’aeroporto di Rivolto poco dopo che l’ultimo dei nove aerei delle Frecce Tricolori ha preso terra sulla pista dopo aver regalato ai girini e alla carovana rosa un quarto d’ora di spettacolo unico.
Per la prima volta una tappa della corsa rosa ha preso il via da una base militare, lo ha fatto con l’odore acre del fumo tricolore liberato dai mitici Mob 339 passati in parata sulla carovana.
Tutti col naso all’insù, compresi la maglia rosa Joao Almeida e Vincenzo Nibali che verso PIancavallo proverà a sovvertire la classifica del Giro.
Prima di Piancavallo ci saranno 180 chilometri di spettacolo. Dopo il km 0, in programma a Villa Manin, i corridori si dirigeranno verso Sella Chianzutan, prima salita di giornata. Poi sarà la volta di Monte Rest e Palla Barzana. A Rivolto è stato spettacolo, chissà sul PIancavallo.
- "Una tappa che entrerà negli annali non solo perchè disputata in una situazione di emergenza sanitaria ancora in atto ma anche per l'unicità del luogo individuato dagli organizzatori per l'avvio della frazione".
Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in occasione della partenza della 15esima tappa del giro d'Italia da Rivolto, all'interno della base aerea che ospita la Pattuglia acrobatica nazionale, e che si concluderà dopo 185 chilometri a Piancavallo.
Assieme al vicegovernatore Riccardo Riccardi e a vari esponenti dell'esecutivo, Fedriga ha assistito alle operazioni preliminari che hanno visto i corridori firmare il libro gara per poi schierarsi lungo la pista di decollo per assistere il passaggio degli Aermacchi B-339 che hanno rilasciato in cielo il fumo tricolore.
"Quello di oggi - ha detto il governatore - è un evento straordinario che lascerà un segno nella storia del Giro d'Italia. Organizzare una partenza all'interno di una base militare è una cosa più unica che rara, resa ancora più complessa - purtroppo - a causa dell'emergenza coronavirus.
Anche se la presenza del pubblico è stata ridotta per garantire che la manifestazione si potesse svolgere in totale sicurezza, l'affetto degli appassionati non è venuto meno. Per questo motivo la Regione rivolge un doppio plauso agli organizzatori che, nonostante le mille difficoltà, sono riusciti comunque a portare a compimento un evento che ci darà una visibilità internazionale, grazie anche la fascino dello spettacolo garantito dalle Frecce tricolori".
Sulla linea di partenza c'era anche il capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli, che prima di dare il via alla gara, ha avuto modo di incontrare per un saluto il governatore. Fedriga ha poi dovuto annullare le altre presenze programmate lungo la tappa perché impegnato nelle videoconferenze con il Governo sull'evoluzione della pandemia e la valutazione delle contromisure da mettere in atto.
Dal canto suo il vicegovernatore ha posto in evidenza il fatto che la presenza del Giro d'Italia in Friuli Venezia Giulia sia l'esempio della possibilità, con le giuste precauzioni, di convivere con il virus.
"Nonostante l'emergenza ancora in atto - ha detto Riccardi - manifestazioni come queste ci fanno capire la necessità di andare avanti con la vita di tutti i giorni nel modo più normale possibile, mantenendo il rispetto di alcune fondamentali precauzioni.
Non possiamo negare che ora vi siano delle difficoltà oggettive ma con il buon senso, intelligenza, equilibrio e determinazione anche queste situazioni possono essere affrontate a testa alta e vinte".
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