Giovani travolti dalla piena del fiume Natisone, la Procura di Udine apre un fascicolo senza indagati
Recuperato il telefonino di uno dei tre dispersi, il ritrovamento, nella zona di Premariacco, da parte dei vigili del fuoco che per individuare il cellulare si sono serviti dei droni muniti di telecamere termiche: lo smartphone era all’interno di una borsetta da donna

La Procura di Udine ha aperto un fascicolo informativo, senza indagati né ipotesi di reato, sulla scomparsa dei tre ragazzi travolti dalla corrente del Natisone nel primo pomeriggio di venerdì 31 maggio. Lo ha confermato il procuratore capo, Massimo Lia.
È stato recuperato nel primo pomeriggio di sabato 1 giugno il telefonino cellulare di uno dei tre giovani scomparsi dopo essere stati investiti dalla piena del fiume Natisone nel pomeriggio di venerdì 31 maggio, mentre si trovavano a Orsaria di Premariacco, era all’interno di una borsetta da donna.
Il cellulare appartiene a una delle due ragazze disperse ed è lo stesso dal quale era partita la telefonata al 112 con la quale i giovani avevano chiesto aiuto una volta trovatisi bloccati nelle acque del Natisone.
Si tratta dello stesso telefonino di cui nella notte tra venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno i soccorritori avevano agganciato il segnale.

Il ritrovamento è stato confermato dal comandante provinciale di Udine dei vigili del fuoco, Giorgio Basile, poco dopo le 12.30. Lo smartphone è stato localizzato nei pressi dell’argine del Natisone, a poca distanza dal ponte Romano, grazie al sistema Life Seeker che consente - grazie a un dispositivo montato su un drone - di agganciare e individuare la posizione delle celle telefoniche anche con il dispositivo spento.
Lo ha riferito in un post sul proprio profilo Facebook il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, precisando che nel cuore della notte i soccorritori «hanno dovuto sospendere le ricerche in attesa di potersi nuovamente calare e risalire il fiume».
Ricerche che sono poi riprese all’alba di sabato 1 giugno a valle della zona dove i giovani sono stati trascinati via dalla corrente (qui le foto).
È stato intanto identificato il terzo ragazzo disperso. Si chiama Cristian Casian Molnar, 25 anni compiuti il 26 marzo, residente in Romania. È arrivato in Friuli Venezia Giulia dall'Austria, dove risiede il fratello, che sta raggiungendo in queste ore il luogo dell’incidente.
Con lui c’erano Patrizia Cormos, vent’anni, al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine e residente con la famiglia alle porte di Udine, a Basaldella di Campoformido. Bianca Doros, 23 anni, arrivata pochi giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori, che vivono nel capoluogo friulano.
I vigili del fuoco hanno operato con diverse squadre e mezzi, utilizzando anche i droni per la perlustrazione aerea, ma nella prima mattinata di sabato 1 giugno le ricerche non hanno ancora dato esito.
I giovani, una volta trovatisi bloccati dall’acqua e dalla forte corrente hanno chiamato i soccorsi mentre si trovavano sotto il ponte di Premariacco.
Come emerso da alcuni video postati dai passanti, una volta accortisi del pericolo i ragazzi si sono stretti in un ultimo abbraccio, come ripreso dai passanti (qui il video)
Decine i vigili del fuoco e i sommozzatori al lavoro. In azione anche l’elicottero Drago (il punto dai nostri inviati).
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