Geneticlab spicca il volo dal Polo tecnologico
Insieme con il gruppo Synlab ha creato a Brescia il più grande laboratorio italiano di genetica medica

È nata come una startup al Polo tecnologico, una realtà di eccellenza che, forte anche delle radici in Friuli Venezia Giulia, ha spiccato ora il volo: Geneticlab, azienda specializzata nella medicina di laboratorio e diventata famosa per i test sul Dna, recente frontiera della medicina, si è “unita in matrimonio” con Synlab, il gruppo europeo leader nel service di laboratorio e insieme hanno creato, a Brescia, il più grande laboratorio italiano di genetica medica. In pratica Geneticlab è diventato il laboratorio di genetica del gruppo Synlab.
Questo significa ampliare di molto le commesse – oggi Geneticalab elabora annualmente 700 mila test genetici –, ma anche aumentare la platea dei partner e quindi la gamma dei servizi offerti. Significherà anche lasciare definitivamente il Polo tecnologico e Pordenone? «Tutt’altro – spiega Andrea Fabbri, fondatore di Geneticlab e oggi referente commerciale della nuova realtà –. Non soltanto abbiamo mantenuto un laboratorio al Polo, ma l’idea è quella di rafforzare la presenza in Friuli Venezia Giulia. Nei prossimi mesi spiegheremo il progetto, che va nella direzione di una stretta collaborazione con gli ospedali regionali». L’azienda, peraltro, già è stata partner di progetti promossi dalla Regione, per esempio con il Centro di riferimento oncologico di Aviano.
Del resto la genetica è la nuova frontiera nella cura e nella prevenzione delle malattie: una predisposizione genetica a sviluppare malattie come l’osteoporosi, il diabete, ma anche malattie più gravi, può essere contrastata con cure mirate, che passano per l’alimentazione. Per una coppia che vuole avere un figlio, poi, diventa importante sapere se gli aspiranti genitori sono portatori sani di fibrosi cistica perché, se lo sono entrambi, c’è un’alta probabilità che il nascituro sviluppi la malattia. In questo contesto c’è sempre più interesse da parte dei medici e dei pazienti a conoscere i segreti del Dna e il volume degli esami richiesti a Geneticalab è cresciuto. Non basta però voler fare un test genetico per farlo in automatico. O meglio: proprio dall’iter procedurale si capisce se il percorso che un paziente intraprende è serio e scientificamente valido, come spiega Fabbri. «Geneticlab lavora solamente con ospedali, strutture sanitarie o singoli medici, per lo più specialisti – chiarisce Fabbri –. E mi sento di dire che in questo modo operano i laboratori la cui serietà è comprovata. Chi vuole fare un test di genetica deve rivolgersi al medico o alla struttura sanitaria». Dovrà compilare una serie di moduli, tra cui il consenso informato, e poi sarà inviato al punto di prelievo. Non avrà rapporti diretti con il laboratorio in questione che invierà i campioni al medico o all’ospedale che li richiede.
Come fa quindi un paziente a orientarsi per sapere se il laboratorio che effettua le analisi è affidabile? «Il consiglio è di rivolgersi a un medico di fiducia – prosegue Fabbri – e di verificare se la struttura è accreditata alla Società italiana di genetica umana». La regolamentazione, in Italia, è ancora carente. E questo favorisce una concorrenza “sleale” anche sulla salute. Un esempio? «I test di paternità vengono venduti per quasi il 70 per cento on line – spiega Andrea Fabbri –. Li si può trovare persino su Groupon. Eppure sono test disciplinati dal garante e in quanto tali non possono essere venduti on line. Questo vuol dire che quelli che si acquistano in rete, bastano anche 50 euro, non hanno validità». Resta il fatto che c’è la corsa a comprarli «direi per sfizio». Una “moda” che, più che spiegare i problemi di salute fisica, racconta i turbamenti psicologici della società italiana.
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