General Beton: «Porcia, la discarica non è un pericolo»

PORCIA. Ai cittadini di Sant’Antonio preoccupati per la presenza della discarica di amianto, e in particolare per il suo possibile ampliamento, risponde prontamente la General Beton: «Il sito è sicuro, nessun pericolo per la salute».
La ditta che gestisce lo smaltimento del pericoloso materiale edile in quello che, a oggi, è l’unico deposito autorizzato per lo stoccaggio dell’eternit in regione replica ai timori espressi dai residenti attraverso il Messaggero Veneto.
«Discutendo con gli stessi cittadini – scrivono in una nota i dirigenti dell’azienda – abbiamo constatato il loro senso di responsabilità e collaborazione, anche se è normale che qualcuno possa non essere d’accordo. Quanto al rischio di inquinamento delle falde, questo è remoto grazie ai criteri realizzativi del bacino di raccolta, che assicura il completo isolamento del corpo rifiuti rispetto all’ambiente».
General Beton sottolinea, inoltre, come la discarica sia stata realizzata a partire da una quota di almeno due metri più alta rispetto a quella del massimo livello storico della falda acquifera sottostante. «Abbiamo spiegato tra l’altro ai residenti che l’amianto crea problemi solo se viene inalato, non se è presente nell’acqua: gran parte delle condotte idriche della regione sono costituite da tubazioni di cemento-amianto, senza che ciò comporti problemi di natura medica».
Riguardo all’impressione che il sito di stoccaggio sia una sorta di brulla prateria inutilizzabile, l’azienda replica: «L’area della discarica, una volta completata, sistemata e avrà la stessa dignità di una qualsiasi area verde e potrà essere utilizzata anche per attività ricreative. Non si può dunque parlare di impatto visivo negativo sulla zona: non appena sarà esaurita la capienza massima dell’impianto, questo sarà ricoperto secondo le prescrizioni di legge, rimanendo a un livello di 8 metri inferiore rispetto al piano di campagna, su un territorio peraltro già compromesso dalla passata attività estrattiva, senza intaccare le terre vergini».
Un altro punto contestato dai cittadini di Sant’Antonio è l’intenso viavai di camion carichi di materiale tossico da depositare. La ditta precisa che si tratta di un ingresso medio di quattro autocarri al giorno, che fanno capo esclusivamente a imprese autorizzate e iscritte all’Albo nazionale gestori ambientali, le quali garantiscono il trasporto dei rifiuti in perfetta sicurezza. «Qualcuno – conclude la nota – ha parlato di “bomba inquinante”: l’espressione, in realtà, si addice all’enorme quantità di amianto che ancora ricopre case, tettoie e capannoni a Porcia come in tutto il territorio regionale e nazionale. Nel solo Fvg ci sono 2 milioni di metri quadri di coperture in eternit, una superficie equivalente a quella di 300 campi da calcio. Questo è il vero problema, e non la discarica, che ne rappresenta la soluzione».
Miroslava Pasquali
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