Gemona, scuole unite ma un muro divide ancora il nuovo Isis

GEMONA. Tutto pronto per la partenza delle lezioni all’Isis Marchetti-Magrini, il nuovo istituto scolastico con oltre 800 studenti, frutto della fusione tra l’istituto tecnico Marchetti e il liceo scientifico Magrini. Tutto pronto, tranne la realizzazione di una porta su una parete di cartongesso che divide ancora i due ex istituti, ora uniti in uno solo.
«Abbiamo segnalato la problematica all’amministrazione provinciale – ha spiegato la dirigente Graziella Covre – e speriamo si risolva il prima possibile: è più che altro un problema di gestione razionale degli spazi che eviterebbe agli studenti di dover uscire dall’edificio per raggiungere alcuni aule condivise come ad esempio la palestra. E poi ha anche un significato simbolico, perché è l’unico elemento che divide “fisicamente” le due sezioni dell’istituto».
Si tratta in particolare di un corridoio diviso da una parete che segnava in passato il “confine” tra le due scuole, una parete adiacente a due uscite cui si deve fare riferimento per passare da uno spazio all’altro. La direzione dell’istituto auspica dunque la soluzione di questo piccolo problema, mentre per il resto tutto è pronto per la partenza delle lezioni l’11 settembre.
Tra le novità, l’introduzione del registro elettronico: negli scorsi mesi, l’edificio scolastico è stato dotato di accesso wi-fi (con tutti i relativi controlli effettuati dall’Arpa) che permetterà ai genitori di verificare la presenza dei propri figli a scuola, controllare i loro voti, richiedere documentazione e fissare i colloqui con gli insegnanti. Le nuove tecnologie saranno di certo il perno dell’offerta formativa per il prossimo anno scolastico della nuova scuola: «Un gruppo di insegnanti – detto ancora la dirigente Covre – si è già reso disponibile per attivare la flipped classroom (classe capovolta), una metodologia in base alla quale gli studenti saranno invitati a visionare delle lezioni pubblicate in rete che poi saranno discusse in classe. Si tratta di materiali che sono già in internet oppure prodotte dagli stessi insegnanti: il metodo è finalizzato a venire incontro in modo personalizzato agli studenti, perché ognuno di loro ha i propri tempi di apprendimento».
Il nuovo dimensionamento scolastico gemonese salvaguardia dunque l’offerta formativa con una nuova scuola da oltre 800 studenti, un centinaio di insegnanti, 5 indirizzi di studio, una cinquantina di classi, un numero di iscritti per le classi prime di 150 unità, e soprattutto, visti i tempi che corrono, anche un dirigente fisso: «Ho firmato un contratto per tre anni – ha detto Covre – e dunque per quel periodo da qui non mi muovo, e non è detto che terminato quel periodo non decida di restare ancora a lungo a Gemona».
Piero Cargnelutti
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