Gemona celebra i 150 anni delle suore francescane

La congregazione del Sacro Cuore fondata nella città da una duchessa francese Ancora oggi impegnate nell’insegnamento alla scuola Santa Maria degli Angeli

GEMONA

Compie quest’anno 150 anni, come l’Italia unita, la congregazione delle suore francescane missionarie del Sacro Cuore, fondata a Gemona il 21 aprile del 1861 dalla duchessa Laura Léroux de Bauffremont e da padre Gregorio Fioravanti. Il secolo e mezzo di vita della congregazione, che ha la sua casa madre nello slargo intitolato al padre francescano che ne fu il cofondatore, sarà festeggiato con una lunga serie di iniziative. Molte di queste sono già in corso da mesi, nelle varie parrocchie che ospitano le Sorelle, altre prenderanno corpo nelle settimane a venire per culminare, il primo luglio, con una messa di ringraziamento celebrata nel duomo di Santa Maria Assunta.

A Gemona, un appuntamento è previsto anche per domani sera, all’interno del convento in via Fioravanti, dove alle 20.45 si esibiranno in omaggio ai 150 anni della congregazione le corali di Sammardenchia e Coia.

Nate a Gemona un secolo e mezzo fa, oggi le francescane del Sacro Cuore, che al mondo sono oltre 750, prestano la propria opera apostolica in molte nazioni estere. Sono presenti in ben 21 Paesi con svariate missioni in ognuno, dove oltre all’annuncio del Vangelo svolgono attività educative offrendo anche supporto sanitario laddove necessario e dedicando grande attenzione alla gioventù degli strati sociali meno abbienti. Il perché, 150 anni fa, la contessa Léroux scelse Gemona per aprire la casa madre della congregazione ce l’ha raccontato ieri suor Teresa. «Tutta colpa della fondatrice – ha esordito scherzando -. La duchessa francese era molto devota a Sant’Antonio ed era in cerca di un posto favorevole alla preghiera e alla contemplazione. A Gemona, complice padre Fioravanti, trovò la sintesi delle sue necessità ovvero la presenza di un santuario antoniano e la tranquillità della cittadina».

Nel 1861, il 21 marzo, apre i battenti il convento di Santa Maria degli Angeli, sede della congregazione, acquisendo un edificio che già dal 1277 ospitava un monastero di clausura delle Clarisse (chiuso sotto Napoleone nel 1810). Da Gemona inizia una diffusione che negli anni non ha conosciuto sosta: già nel 1865 le francescane del Sacro cuore sbarcano negli Stati Uniti, dove si fanno carico dell’educazione delle fanciulle meno abbienti, nel 1872 sono a Costantinopoli, per poi arrivare, dopo la seconda guerra mondiale, in America Latina.

E ancora, dopo il concilio vaticano secondo, in India e Africa. Più recentemente sono tornate in Albania, Libano, Lituania, Bulgaria, Cipro e nelle Filippine. Oltre alle 80 suore anziane, rientrate in Friuli dalle missioni, Gemona ne ospita un gran numero impegnate soprattutto nell’insegnamento alla scuola (materna, elementare e media) Santa Maria degli Angeli, dove oggi sono affiancate da personale laico. Aperta nel 1867 su richiesta di alcune famiglie della città, la scuola si occupa, dapprima, della sola educazione delle fanciulle. Al ricamo, al cucito, alla musica e naturalmente alla preghiera. Negli anni ha saputo essere, e lo è ancora oggi, un irrinunciabile punto di riferimento nel panorama scolastico della cittadina, come riconosce anche il sindaco Paolo Urbani: «Non possiamo prescindere dalla presenza delle suore in città – dichiara -: la storia della congregazione è anche la storia di Gemona».

Maura Delle Case

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