Gelsi secolari un tesoro friulano protetto e curato da più di vent’anni

Intervista a Mauro Rizzotti, il “custode” degli alberi a Vivaro Centinaia di esemplari, un tempo sostegno dell’economia
Alice Miani





Il gelso è una pianta caratteristica del nostro territorio friulano, presente in Italia da secoli ma proveniente dall’Asia. Ad oggi è una pianta protetta e proprio a Vivaro possiamo trovare una piantagione di centinaia di gelsi secolari curata da Mauro Rizzotti, un appassionato che si occupa della salvaguardia di questi alberi da più di vent’anni. Li osserva costantemente e li gestisce con una dedizione singolare a cui nulla sfugge.

Ogni giorno si dedica alla cura delle sue piante con grande impegno e passione che motiva così: «Quello che io faccio è recuperare queste piante abbandonate che non interesserebbero a nessuno e renderle spettacolari con tanta fatica, che poi viene tutta ripagata vedendo i risultati. Ogni cosa, se è tenuta bene, può essere bella e il messaggio che voglio far passare è che queste piante meritano rispetto, perché senza di loro non avremmo potuto evolverci soprattutto nell’ambito dell’economia manifatturiera. .

È sui gelsi infatti che in passato si basava l’economia delle famiglie grazie ai bachi da seta che si nutrono delle loro foglie. Da non dimenticare poi i suoi frutti, le more di gelso, che oltre a contenere ottime proprietà nutrizionali, vengono prodotte in grandissime quantità: un solo esemplare produce quintali di more ogni anno senza aver bisogno di nessun trattamento oltre alle consuete potature. È una pianta estremamente resistente e versatile, se si considera che si presta ad una varietà non indifferente di terreni.

Ma quale pensa che sia il punto di forza di questa pianta? «E’ sicuramente il passato che ha, perché è una pianta che si è adattata all’uso che ne ha fatto l’uomo» risponde Rizzotti che racconta anche quando la sua passione è diventata un vero e proprio lavoro: «Inizialmente li ho sempre comprati solo per me, poi in un momento di necessità è entrato in gioco anche un fattore economico e tramite conoscenze ho cominciato a vendere alcuni dei miei gelsi a delle persone interessate».

Di recente ha recuperato due gelsi di cinquecento anni in Veneto. È stata la sua impresa più ardua e unica che ha avuto il piacere di raccontarci: «È stata un’emozione così grande che mi sono sentito come se non avessi esperienza. Quando li ho visti sono rimasto senza parole: erano enormi. Quello che mi ha rasserenato è stato il momento in cui è arrivato uno dei due camionisti che mi ha sollecitato a caricarli con molta leggerezza, come se fossero stati una fascina di legna. Questa cosa mi ha dato entusiasmo e così abbiamo cominciato a portarli via. La mia preoccupazione principale era quella di non danneggiarli togliendoli dal terreno, inoltre il viaggio da affrontare era molto lungo ed era importante legarli bene in modo che non cadessero dal pianale del trasporto eccezionale».

Ora queste due piante imponenti si trovano nella sua tenuta insieme a tutte le altre, rendendo il signor Rizzotti ancora più fiero del suo lavoro. Questo periodo per lui è il migliore dell’anno, in quanto i gelsi finalmente germogliano e rendono il paesaggio uno spettacolo unico, mostrando che tutta la sua dedizione ha dato i suoi frutti.

L’importanza di questa pianta ha suscitato l’interesse in una scuola primaria di Codroipo che prima del lock down ha intrapreso un percorso didattico intitolato “I morârs” per conoscere al meglio il valore di questo elemento così importante del nostro passato. Rizzotti ha preso parte con entusiasmo a questo progetto e ha dato la sua disponibilità per un’uscita didattica nella sua tenuta a Vivaro. Volendo lasciare un bel ricordo di questo percorso, ha poi donato uno dei suoi gelsi secolari alla scuola partecipando lui stesso alla piantumazione. —

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