Friuli Doc anche lunedì: una pasta per Amatrice

UDINE. Friuli Doc si allunga di un giorno in nome della solidarietà: un’amatriciana in piazza per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal terribile sisma che quasi due settimane fa ha devastato l’Italia centrale.
L’amministrazione comunale assieme alle Pro loco che parteciperanno alla kermesse enogastronomica, in programma da giovedì a domenica nel capoluogo friulano, sta organizzando l’evento in piazza Duomo, lunedì sera.
Un’amatriciana solidale, sfruttando le strutture e gli stand che, proprio per consentire l’iniziativa benefica, saranno smontate con un giorno di ritardo rispetto alle previsioni. Un luogo scelto non a caso: la piazza, infatti, durante la quattro giorni dedicata al cibo, al vino e all’artigianato di qualità accoglie, come da tradizione, le realtà della Carnia, che più di altre località del Friuli ricordano bene il dramma del terremoto.
L’idea è nata un paio di giorni fa e in queste ore l’assessore comunale alle Attività produttive e turistiche Alessandro Venanzi e il presidente regionale delle Pro Loco Walter Pezzarini stanno gestendo le operazioni affinché la macchina organizzativa si metta in moto.
Tutto è partito dall’invito del Comune, in partnership con CrediFriuli – che ha aperto il conto finalizzato alle donazioni – a consorzi, stand, alle circa 50 Pro loco che partecipano alla manifestazione, ad attività economiche e cittadini, a condividere e promuovere l’iniziativa per destinare un contributo ai connazionali del centro Italia che stanno soffrendo a seguito del sisma.
La prima Pro loco a rendersi disponibile è stata quella di Zompicchia di Codroipo, seguita da altre “colleghe” ed è nata così la proposta di organizzare la cena benefica. «Nulla è ancora definito nei dettagli ma la cena di lunedì ha l’intento di proseguire l’ondata di solidarietà che abbiamo avviato aprendo il conto corrente finalizzato alle offerte, al quale ognuno può liberamente contribuire – spiega Venanzi –. Piazza Duomo è stata scelta perché riunisce le realtà della Carnia, simbolo del nostro terremoto e della ricostruzione».
La formula, secondo le prime indiscrezioni, prevede la somministrazione di un piatto di pasta – che la ricetta originale vuole preparata con guanciale, pecorino e pomodoro come ingredienti principali – e un bicchiere di vino. Già diverse realtà si sono fatte avanti per partecipare all’evento solidale, come il salumificio Wolf di Sauris, che metterà a disposizione gratuitamente il proprio affettato, ma anche Coldiretti e l’Associazione friulana donatori di sangue hanno garantito la presenza. Così come l’acqua Goccia di Carnia.
A quarant’anni da quell’indimenticato terremoto che colpì questa terra, e proprio in concomitanza con i giorni che ricordano le altre due terribili scosse che dopo il 6 maggio fecero nuovamente tremare il suolo friulano, l’11 e il 15 settembre, lo spirito solidale dei friulani non si smentisce, riaffermandosi attraverso i valori del dono e del volontariato, radici e identità di questo popolo. «Lo scopo di questa serata é puramente benefico – sottolinea Venanzi –: sono sicuro che la generosità che contraddistingue questa terra non deluderà».
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