Fra i 23 premiati il detective che indagò sulla morte di Yara

Fra i ventitré poliziotti premiati ieri dal questore Diego Buso e dal viceprefetto Alessandra Vinciguerra, c’è anche il sovrintendente capo Paolo Capecchi, che ha ricevuto due encomi per aver...

Fra i ventitré poliziotti premiati ieri dal questore Diego Buso e dal viceprefetto Alessandra Vinciguerra, c’è anche il sovrintendente capo Paolo Capecchi, che ha ricevuto due encomi per aver partecipato a operazioni pordenonesi e una lode invece per l’impegno profuso nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio nel febbraio 2015, quando era aggregato a Bergamo.

Il primo encomio è stato consegnato al vicequestore Silvio Esposito, dirigente della Mobile, Capecchi e il sovrintendente capo coordinatore Valter Marson per la cattura di un latitante, il 9 giugno 2017. Sono state elogiate le spiccate capacità professionali e il notevole intuito investigativo dimostrati nell’operazione.

Il secondo encomio è andato all’ispettore superiore Raffaele Padrone, vicesegretario nazionale e coordinatore regionale del sindacato Fsp polizia di Stato, che, libero da servizio, ha inseguito e arrestato in flagranza un cittadino straniero in fuga dopo un furto al centro commerciale, al quale sono state contestate la rapina impropria e la resistenza a pubblico ufficiale il 20 aprile 2016.

Il boss di un’organizzazione criminale specializzata in furti nei centri commerciali è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria grazie all’attività investigativa di sei uomini: l’ispettore superiore Gennaro Mandato, i sovrintendenti capo Capecchi e Maurizio Raho, il sovrintendente Maurizio Liut, gli assistenti capo coordinatori Diego De Filippi e Paolo Gravili. Per la stessa operazione hanno ricevuto la lode gli ispettori capo Ermes Canciani e Enrico Zaia e i sovrintendenti capo Tommaso Galeone, Diego Fachin, Amedeo Zanin (20 marzo 2016). Nell’encomio sono stati messi in luce il notevole intuito investigativo e la capacità professionale.

Il sovrintendente capo Riccardo Bozzo ha ricevuto la lode per aver assicurato alla giustizia l’autore di una rapina impropria nel negozio Plastic: il giovane, incensurato, ha provato un paio di scarpe e poi è scappato: è stato bloccato dalla Polfer dopo aver opposto resistenza. Colpiti dal suo stato di indigenza, i poliziotti si sono offerti di comprargli un paio di scarpe nuove (28 marzo 2015).

Lode al sovrintendente capo Mauro Stefano e all’assistente capo coordinatore Fabio Brescia che hanno arrestato un cittadino cinese, rifiutatosi di fornire le proprie generalità, per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il sovrintendente capo coordinatore Elio Morassut e l’assistente capo coordinatore Michela Carrer hanno ricevuto la lode per il sequestro di un’auto di grossa cilindrata, provento di furto, il 30 marzo 2016.

È finito in cella, per maltrattamenti in famiglia, il 21 marzo 2016. L’indagine che ha portato alla misura cautelare porta la firma dell’ispettore superiore Fabio Guerra, che ha ricevuto la lode.

Premiati con la lode i sovrintendenti capo Fachin (secondo riconoscimento per lui) e Tommaso Galeone per l’arresto di un cittadino straniero per spaccio di droga il 22 aprile 2016: in quell’occasione furono sequestrati settanta grammi di cocaina. (i.p.)

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