Forza Italia conferma: Zearo è il nostro candidato

TOLMEZZO. Cristiana Gallizia si candida e rischia di spaccare il centro-destra, oltre che il centro-sinistra? Il sindaco uscente, Dario Zearo, intanto incassa l’investitura del suo partito, Forza Italia. È stata la neocoordinatrice Azzurra, Sandra Savino, infatti, venerdì sera all’Hotel Carnia ad Amaro, dove il partito di Berlusconi aveva chiamato a raccolta gli amministratori e i simpatizzanti della montagna, a dare disco verde al sindaco uscente del capoluogo carnico. Una roccaforte che Forza Italia non vuole perdere.
È stato questo il fulcro di un’assemblea che ha visto la partecipazione di un’ottantina di amministratori, ma solo di sei primi cittadini. Insomma, la botta presa alle elezioni regionali della scorsa primavera, più che l’addio di alcuni esponenti di spicco del partito regionale fuoriusciti con Alfano e i ministri, ha lasciato il segno. Ben altro erano negli anni scorsi le cene a Verzegnis o a Tolemezzo nei locali di Tondo o i vertici allo stesso Hotel Carnia.
Oltre al sindaco di Tolmezzo, Dario Zearo, c’erano i primi cittadini di Socchieve, Roberto Fachin, di Ampezzo, Ennio Benedetti, di Forni di Sotto, Marco Lenna nonchè di Ovaro, Romeo Rovis e di Tarvisio, Renato Carlantoni. Presente anche il sindaco di Rigolato, Fabio D’Andrea, non certo un forzista ma evidentente in uscita “espolativa” in vista proprio delle amministrative di primavera.
L’onorevole Savino, affiancata dal capogruppo di Fi in Regione Riccardo Riccardi, Vanni Lenna e Luigi Cacitti e soprattitto Renzo Tondo ha dettato la strada verso le amministrative. «Ho scelto di rilanciare la nostra azione politica ripartendo sul serio dal territorio - ha detto - per incontrare i nostri amministratori: uomini e donne che con passione e competenza si impegnano ogni giorno per la loro gente. L’attuale giunta regionale sta attuando un’eliminazione ideologica di alcuni interventi, come il bonus bebè o la possibilità di scelta per l'istruzione dei nostri figli, che preservano un valore per noi irrinunciabile: quello della famiglia». Ma la Regione a guida Serracchiani è stato anche l’argomento affrontato da Riccardo Riccardi, il quale ha confrontato le poste di bilancio messe dalla giunta Tondo a favore delle aree di montagna con i tagli applicati dal nuovo esecutivo. Prima, l’ex assessore ai trasporti, facendo un’analisi politica del dopo voto di aprile 2013, ha fatto appello a chi, come lui, ha compiuto la scelta, nonostante la sconfitta, di non appendere le scarpe al chiodo ma di restare in campo per tornare a vincere. Una sorta di appello al quale ha risposto subito dopo Renzo Tondo, che, dopo aver detto di sottoscrivere la scelta di Berlusconi di essere passato all’opposizione del Governo Letta, ha affermato di essere a disposizione per continuare a rappresentare gli interessi del territorio.
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