Forni Avoltri e Sappada restano isolate: black-out e comunicazioni interrotte

UDINE. Forni Avoltri e Sappada continuano a rimanere isolate dal resto del Fvg a causa delle nevicate che si sono susseguite negli ultimi giorni. La strada regionale che collega Forni Avoltri a Sappada è, infatti, bloccata.
«In questo momento continuiamo ad avere il grosso problema dei paesi alti – afferma Sandra Romanin, sindaco di Forni Avoltri, paese che da ormai tre giorni è isolato dalle sue frazioni – a causa di una frana che ha reso inagibile la strada che da Forni, porta a Frassenetto, Sigiletto, Collinetta e Collina.
Martedì era stata aperta per le emergenze e gli approvvigionamenti indispensabili una pista forestale che da Collinetta porta a Givigliana – specifica – ma purtroppo la caduta di alberi e lavine ha reso impraticabile pure questa via. Le frazioni di Givigliana e Gracco sono completamente isolate. Manca la corrente ovunque e tutte le reti mobili sono inagibili».
E il sindaco di Ovaro, Lino Not, aggiunge: «Le frazioni di Liariis, Lenzone, Clavais e la parte delle case popolari di Chialina sono rimaste senza corrente dal pomeriggio di martedì». In più, è inaccessibile da Comeglians la strada statale 355: i tanti alberi schiantati impediscono la viabilità delle macchine e dei mezzi pesanti.
Anche nella Val d’Incarojo sono mancate la linea telefonica e la corrente elettrica per tutta la giornata di ieri. «Nel comune di Paularo – riferisce il primo cittadino Daniele Di Gleria – è impossibile persino fare una chiamata di emergenza e questo è gravissimo. Mancano le utenze telefoniche da almeno due giorni». Rimane chiusa la strada provinciale 40 (la strada vecchia) che da Arta porta a Paularo.
A Forni di Sopra e Forni di Sotto, dove i mezzi spazzaneve e le squadre di E-distribuzione lavorano da lunghe ore, la corrente e le connessioni internet sono state lentamente ripristinate a metà mattina. Rallentati anche i servizi di assistenza medica, rifornimento di farmaci e transito di mezzi di trasporto pubblici. E a causa di frane, lavine e caduta di piante, rimane chiuso persino il passo della Mauria.
A Sappada, come detto tutt’ora isolata dal resto della regione, gli oltre due metri di neve scesa da venerdì sera a mercoledì 9 hanno provocato una serie di disagi, tra cui l’interruzione della linea elettrica (ripristinata mercoledì in serata) e di quella di tutte le compagnie di telefonia mobile: la Tim ha inviato due generatori ma, alle 17 la telefonia mobile non era ancora attiva. Lo è stata dalle 18.30.
I disagi sono stati piuttosto pesanti per l’intera comunità: riscaldamento, acqua calda e illuminazione, per 24 ore non ci sono stati. Dalla neve si è, poi, passati alla pioggia che, attorno alle 15, ha allagato svariati scantinati.
«Le scuole rimarranno ancora chiuse – dice il sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer, ringraziando quanti sono impegnati nell’emergenza –. A distanza di due anni da Vaia, ci siamo dovuti rimettere in gioco rimboccandoci le maniche per aiutare le fasce più deboli. Abbiamo la riprova dell’efficienza del volontariato». —
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