Floramo, assaggio di “Guarneriana” in redazione

Incontro magico e appassionante con l'autore del libro sulla biblioteca antica di San Daniele

UDINE. Alla riunione di redazione del gruppo scuola del Messaggero, lunedì 11 novembre, un graditissimo ospite attendeva gli studenti. Rapito ormai dal fascino dei codici manoscritti della Biblioteca Guarneriana, Angelo Floramo, incaricato della valorizzazione e divulgazione del patrimonio antico della biblioteca, era venuto a illustrare ai ragazzi le vicende del tesoro letterario più antico della Regione, sito a S. Daniele del Friuli. È stato quasi come radunarsi attorno al fuoco per ascoltare una storia.

Tutto partì, com'è naturale, dal fondatore: Guarnerio d'Artegna. Nacque questi nel primo Quattrocento, studiò a Padova per poi recarsi a Roma e infine tornare in Friuli. Qui intraprese la carriera ecclesiastica, scalandone la gerarchia fino a diventare vicario del Patriarcato di Aquileia, inferiore per autorità soltanto al Patriarca stesso.

Grazie alla sensibilità di carattere umanistico, Guarnerio ebbe l'idea di formare una raccolta di testi classici e contemporanei. Nell'anno 1466, i manoscritti (173) vennero da lui donati alla Comunità, perché tutti potessero beneficiare del sapere che vi è raccolto.

Molti fatti caratterizzanti la storia di quest'uomo sono ancora oggi capaci di destare immenso stupore. Il primo tra questi è la sua scelta di legittimare Pasqua, amatissima figlia nata da un'amore risalente al periodo romano. La riconobbe come carne della propria carne per accontentare il desiderio della giovane di sposarsi e lo fece proprio all'apice della carriera. È capacità individuale quella di riconoscere il sacrificio che quest'atto gli chiese...

Altro elemento di interesse è il fatto che a quel tempo molti dei codici facenti parte della raccolta avrebbero potuto essere barattati, per valore e singolarmente, con un castello!

Da tempo si pensa che all'interno della Garneriana vaghi un fantasma che produce strani scricchiolii e crea nell'ambiente una sorta di rete di energia. È stato spiegato che la percezione di questa misteriosa entità non può essere una suggestione dettata dal passaggio di una corrente d'aria: non vi sono aperture che possano permetterne il formarsi...

Nel libro “Guarneriana Segreta” realizzato dal direttore Floramo, i codici manoscritti della Biblioteca riprendono comprensibilità e vita. Nel volume molti di essi vengono presentati a qualsiasi lettore sia interessato a conoscerne l'enorme dignità.

La rilevanza dei loro contenuti attira studiosi dal mondo intero. Quindi perché noi, qui in Friuli, dovremmo non sentirci attratti da questa gemma del nostro patrimonio culturale?

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