Fiera degli sposi È derby con Udine

Nelle dichiarazioni ufficiali regna la concordia e la volontà di collaborare, ma poi, alla prova dei fatti e ancora una volta, ognuno fa per sè. Il tema è quello delle fiere. Mentre da anni sentiamo parlare di fiera unica, mentre tutti lanciano appelli per riuscire almeno a evitare di farsi la concorrenza in casa con manifestazioni doppione o organizzate negli stessi periodi, Udine ha pronta una “ sorpresa” di Pasqua per Pordenone.
Da un paio di giorni, infatti, il sito di “Sposo e sposa”, manifestazione curata da un ente esterno alla fiera di Udine e che negli anni passati si svolgeva a febbraio, ha comunicato che quest’ anno l’evento si terràdal 26 al 28 ottobre. Una data che a molti non dirà molto, ma che nel quartiere fieristico di viale Treviso ha fatto sobbalzare più di qualcuno dalla sedia dal momento che, guarda caso, il primo novembre inizia “Riso e confetti”, la manifestazione che Pordenonefiere dedica ai matrimoni e che quest’anno per altro compirà vent’anni.
Si potrà dire che il mercato è grande e c’è spazio per tutti, ma in realtà due manifestazioni così ravvicinate creano prima di tutto un danno ai primi “utenti” della fiera: gli espositori. Chi ha visitato “Riso e confetti” sa che gli stand richiedono allestimenti spesso elaborati e, come ha già spiegato qualche affezionato espositore all’ente pordenonese, tre giorni sono pochi per poter smontare tutto da una parte e ricominciare dall’altra.
Questo comporterà inevitabilmente una scelta da parte degli operatori del settore che dovranno decidere a quale fiera partecipare. Pordenone è sicuramente più attrattiva – sia in termini di espositori che di visitatori – per tutta l’area veneta oltre che naturalmente per quella pordenonese.
Chi avrà beneficio da una scelta di questo tipo? Lo si saprà solamente il prossimo autunno. Resta il rammarico in viale Treviso per una decisione, non condivisa, che probabilmente avrebbe potuto essere diversa e meno divisiva se gli organizzatori avessero preso contatto con i “vicini di casa”. Anche stavolta la sinergia resta solo una bella parola.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto