Farra ospiterà il Cisi Un centro per disabili alla Contessa Beretta

Dalla Regione stanziati 450 mila euro per l’ex casa di riposo che sarebbe dovuta diventare foresteria di baby-calciatori
Luigi Murciano

Luigi Murciano / Farra

C’è un futuro per l’ex casa albergo per anziani – e successivamente mancata foresteria per baby calciatori – Contessa Beretta di Farra d’Isonzo. L’intento è quello di realizzarvi un centro residenziale protetto per utenti con gravi disabilità in carico al Cisi, il Consorzio Isontino Servizi Integrati di cui sono soci 25 comuni isontini fra cui la medesima Farra d’Isonzo. Finora si trattava di una (seppur da tempo concreta) ipotesi operativa: da qualche giorno invece ci sono anche i crismi dell’ufficialità e, soprattutto, della sostenibilità economica.

L’intervento, da 450 mila euro, è infatti inserito nel maxi assestamento di bilancio e nella fattispecie nel capitolo relativo ai 62 milioni della cosiddetta “concertazione sulle opere pubbliche” fra Regione e singoli Comuni. Parallelamente, a livello di ambito socio-assistenzale, i comuni soci del Consorzio avevano già dato parere favorevole alla sede farrese lo scorso anno.

«Si tratta di un progetto nato dall’intuizione del vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici Fabio Verzegnassi due anni fa – spiega il primo cittadino Stefano Turchetto – a fronte della necessità del Cisi di dare risposta alla crescente richiesta di residenzialità per disabili. Parliamo di una villa storica in centro a Farra d’Isonzo, lascito della Contessa Beretta, che la volle dedicata alle persone fragili. Qualche anno fa – ricorda Turchetto – il paese visse la vergogna dei maltrattamenti sugli anziani ad opera dei dipendenti di una cooperativa che ne gestiva le attività come casa di riposo. Oggi viviamo la sua rinascita come residenza protetta al servizio di un territorio ampio come l’ex provincia di Gorizia, grazie al contributo della Regione. Sarà, speriamo presto, una realtà di ospitalità ed aiuto a tante famiglie. Le opere che necessitano di finanziamento “esterno” nel nostro paese sono tante, – conclude Turchetto – ma abbiamo voluto candidare l’ex casa di riposo Contessa Beretta per il sua utilità sovracomunale ed il suo valore storico e simbolico, nel cuore del paese. Grazie a chi ha capito il valore di tale progetto».

Dopo la dolorosa parentesi del caso-maltrattamenti, per qualche anno la struttura di proprietà del Comune aveva vissuto la chimera della destinazione dell’edificio a foresteria per baby-campioni, ma il progetto calcistico Pegasus collegato alla Sampdoria era poi naufragato e con esso anche il sogno della riqualificazione dell’ex casa albergo. —

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