Fallimento della Hobby Market due condanne e un rinvio

Due condanne e un rinvio a giudizio. Questa la decisione pronunciata dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Udine, Paolo Lauteri, in relazione al fallimento dell’azienda udinese...
ANTEPRIMA UDINE GENNAIO 2002 TRIBUNALE NUOVO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA
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Due condanne e un rinvio a giudizio. Questa la decisione pronunciata dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Udine, Paolo Lauteri, in relazione al fallimento dell’azienda udinese Hobby Market di viale Ungheria, che vedeva imputati l’udinese 56enne Franco Punturo, il 45enne di Marano, Roberto Callegaro, e il 35enne di Porpetto, Simone Zen.

La società che si occupava di produzione, recupero, rigenerazione di cartucce, nastri e toner è stata dichiarata fallita con sentenza del tribunale di Udine il 17 dicembre 2010, ma era in stato di grave crisi finanziaria già dall’anno precedente. Secondo la pubblica accusa rappresentata dal pm Raffaele Tito, Callegaro in qualità di socio e amministratore e Punturo, come amministratore di fatto, avrebbero distratto beni dall’impresa, già in crisi economica, svuotando i magazzini nottetempo tanto che all’apposizione dei sigilli il curatore li aveva trovati vuoti. A mancare all’appello sarebbero state una Renault Kangoo, una Renault Master, una Lancia Thesis, ma anche denaro contante, i beni destinati alla rivendita e l’intero magazzino, nonchè i beni strumentali, comprese 22 fotocopiatrici. Anche le scritture contabili, secondo l’accusa, sarebbero state trovate incomplete in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento di affari dell’azienda.

L’ipotesi accusatoria formulata nei confronti di Zen, invece, è quella della ricettazione post-fallimentare in quanto, dopo la dichiarazione di fallimento dell’azienda, sarebbe divenuto proprietario della Lancia Thesis intestata alla società a responsabilità limitata che gli sarebbe stata ceduta da Punturo e Callegaro.

Da qui la decisione del giudice per le udienze preliminari che ha condannato a tre anni di reclusione Franco Punturo, assistito dall’avvocato di fiducia Ezio Franz, disponendo nei suoi confronti anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, nonchè dell’inabilitazione all’esercizio di impresa commerciale e dell’incapacità di esercitare uffici direttivi in qualsiasi impresa per due anni.

Invece nei confronti di Roberto Callegaro, assistito dall’avvocato Alberto Tedeschi, è stata pronunciata una sentenza di condanna a un anno e 6 mesi di reclusione, aumentato a due anni per il vincolo della continuazione (pena sospesa) oltre alle pene accessorie per un anno.

Quanto alla posizione di Simone Zen, difeso dall’avvocato di fiducia Pier Aurelio Cicuttini, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio. Avrà quindi la possibilità di esporre le proprie ragioni dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Udine nell’udienza del 5 ottobre. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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