Fagagna, Paolo Pecile va in pensione: per 40 anni è stato il "dottore dei bimbi"

La sua carriera comincia nel 1980 all’ospedale di Latisana, poi approda a Udine. Classe 1950, primo di otto figli: «La passione per la pediatria è nata in famiglia»

Nella sua lunga carriera si è dedicato alla cura e al benessere di migliaia di bambini occupandosi al contempo della formazione di moltissimi dei professionisti che oggi operano nel settore in Friuli Venezia Giulia. Non solo: con i suoi consigli e le sue raccomandazioni ha aiutato, forse inconsapevolmente, centinaia di persone a diventare genitori. Da ieri, dopo una pluridecennale carriera, è in pensione il dottor Paolo Pecile, pediatra di libera scelta dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 (Alto Friuli-Collinare-Medio).

«Nemmeno io mi ricordo perché scelsi di intraprendere questa carriera – scherza il professionista nato e cresciuto a Fagagna, dove vive ancora oggi –, in famiglia eravamo otto figli, io ero il primo, forse dà lì, in mezzo a tanti bambini, nacque la passione per la pediatria». Pecile, classe 1950, nel 1975 si laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti all’università di Padova dove tre anni più tardi si specializza in pediatria e dove nel 1981 ottiene il perfezionamento in neonatologia. La sua carriera è cominciata all’ospedale di Latisana poi, nel 1980, è approdato alla divisione pediatrica dell’ospedale di Udine dove ha ricoperto diversi ruoli: è stato responsabile della Sezione nefro-urologica, della struttura dedicata alle malattie metaboliche ed endocrinologiche pediatriche: in quegli anni grazie a lui venne introdotto in pediatria l’ecografo. Dal 2005 al 2006 è stato anche componente della commissione regionale per le strategie vaccinali e la prevenzione delle malattie infettive.

Alla fine del 2010 è diventato uno dei pediatri di libera scelta in forze all’Aas3 dove ieri ha concluso l’attività: al suo posto arriverà la dottoressa Giuseppina Marrone. Tanti anche gli anni dedicati dal pediatra fagagnese alla formazione: nel 1992 è stato nominato dal Consiglio di facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Udine cultore della materia nella disciplina di pediatria, è stato quindi insegnante di puericultura e pediatria alla Scuola infermieri professionali dell’allora unità sanitaria dell’udinese, del corso di pediatria alla facoltà di medicina e chirurgia, laurea in infermieristica, ma anche docente in moltissimi corsi a livello interregionale su molteplici discipline. Dal 2016 è componente permanente del Comitato etico unico regionale (Ceur).

Migliaia i casi affrontati dal dottor Pecile, «potrei scrivere un libro», scherza il professionista che, pur non volendo citarne nessuno, li ricorda tutti: quelli belli, ma anche quelli brutti con esiti strazianti. Migliaia di visi, di sorrisi, di abbracci impressi nella memoria. «Negli anni la pediatria è cambiata, è migliorata tantissimo – aggiunge Pecile –, oggi la figura del pediatra di libera scelta è diffusissima, cosa che avviene solo in Italia. Quella del pediatra è una professione difficile, è una specialità scelta per lo più dalle donne». Come detto, Pecile dal 2010 è pediatra di libera scelta dell’Aas3. Affiancato dalla sua collaboratrice, la signora Silvia, Pecile ha rappresentato un vero punto di riferimento per centinaia di genitori che negli ultimi anni gli hanno affidato i propri pargoli: controlli approfonditi, indagini, un’intesa con i piccoli pazienti capace di tranquillizzare anche gli animi più timorosi.

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