Ex miniera di Cludinico Il Comune: «Sulla gestione accuse infondate»

«Non possiamo accettare certe accuse da chi, fino al 26 maggio, sedeva sui banchi della maggioranza in consiglio. Viene fornita una versione distorta e non corretta di fatti e documenti agli atti».
Così Marco De Prato, assessore alle Attività produttive, rimanda al mittente le presunte “mancanze” dell’amministrazione attuale evidenziate da Michela Morocutti, componente della Pro loco, in merito all’ex miniera di Cludinico a Ovaro.
Il 14 agosto, la nuova Giunta guidata dal sindaco Mario Cattarinussi ha affidato la gestione a un nuovo soggetto, la Visitait Srl; troppo in ritardo secondo Morocutti «poiché in centinaia – aveva sottolineato la componente – hanno contattato l’ufficio turistico per recarsi alla miniera. La situazione andava risolta prima. Come Pro loco, dai primi di giugno abbiamo più volte chiesto un incontro al Comune, ma non ci è stato concesso». Parole rimaste sullo stomaco all’assessore, che parte al contrattacco. «Nel 2016, l’amministrazione guidata da Mara Beorchia e con Morocutti consigliera, ha affidato la gestione diretta del compendio minerario e museale alla Pro loco, con apposita convenzione che prevede la produzione annuale di un rendiconto finanziario e relazione dell’attività svolta, pena la risoluzione in caso di mancato adempimento – ricostruisce De Prato –. La convenzione non prevede un affidamento in sub-gestione. Il 15 luglio scorso, la Pro loco ha comunicato formalmente al sindaco l’impossibilità di proseguire nella gestione e subito la Giunta comunale ha attivato le opportune verifiche, scoprendo che non solo la prenotazione on-line delle visite alla miniera non era attiva ma, addirittura, che la Pro loco, contrariamente a quanto disposto dalla convenzione, non aveva mai prodotto alcun rendiconto e relazione per gli anni 2016, 2017 e 2018».
La nuova Giunta ha deciso così di dare risoluzione alla convenzione e attivarsi per consentire la prosecuzione delle visite. «Morocutti – prosegue De Prato – afferma che nel settembre 2018 la Pro loco, di cui fa parte, era già al corrente dell’impossibilità di rispettare le condizioni della convezione per carenza di volontari. Perché l’amministrazione Beorchia, della quale Morocutti faceva parte, non ha trovato una soluzione in 8 mesi, garantendo le visite del sito in primavera ed estate? Come mai la Giunta uscente non ha stipulato allora una nuova convenzione con soggetto diverso? Per quale ragione, l’allora amministrazione comunale non ha risolto la convenzione a fronte dei gravi inadempimenti della Pro Loco? Rendiconti e relazioni dal 2016 al 2018 sono giunti in Comune appena un mese fa, possibile che nessuno si sia accorto delle carenze? E come mai Alvise Stefani e Anna Barberi, promotori ora di un’interpellanza, non hanno chiesto lumi in precedenza? ».
“Colpe”, insomma, non risalenti a oggi: «La nuova amministrazione – conclude De Prato – non può rispondere di mancanze, inadempienze e violazioni di chi ci ha preceduto». —
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