Ex comando dei vigili, trattativa coi privati
Se i palazzi “storici” sono senza mercato, al momento attuale, la Provincia considera invece appetibile l’area dell’ex comando dei vigili del fuoco di viale Dante.
L’ipotesi di sistemare l’immobile – che vale più di un milione di euro – per farne per esempio la sede dell’Archivio di Stato (vendendolo o affittandolo dopo aver messo a posto l’immobile) non è compatibile con i tempi attuali. «Quello che intendiamo fare – spiega l’assessore al patrimonio Stefano Zannier – è valutare con i privati che già insistono sull’area se ci sia interesse ad acquisire, anche solo una parte. Diversamente valuteremo, dopo la stima che richiederemo all’Agenzia delle Entrate, di proporre al mercato, tramite gara pubblica, la cessione di parte o tutto l’immobile».
Sulla valorizzazione dell’area la Provincia, con l’ex assessore Giuseppe Pedicini, aveva affidato uno studio all’architetto Ermanno Dell’Agnolo, dal quale è emerso «che quell’immobile ha una prevalente vocazione commerciale» precisa Zannier, facendo intendere che non c’è volontà, da parte dell’ente intermedio, di fare speculazioni immobiliari.
Però, proprio la possibilità di edificare in altezza, potrebbe essere uno degli elementi appetibili per i privati, compatibilmente con gli standard già previsti dal piano regolatore comunale. L’apertura ai privati non escluderebbe, in linea di principio, una trattativa anche con il Comune di Pordenone, vista la dislocazione strategica dell’immobile. Resta il fatto, però, che il Comune non ha fondi da investire in palazzi nuovi, ma ha semmai il problema di far rendere investimenti giù sostenuti: da palazzo Badini, chiuso dal Consorzio universitario per costi esosi, a palazzo Cevolin, concepito nei tempi in cui non c’erano problemi di cassa per essere polo museale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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