Ex cimitero e rio Vignella: «Tutela a livello europeo»

San Vito, il Comune chiede il riconoscimento di Sito di interesse comunitario (Sic) Obiettivi: una maggiore salvaguardia ambientale e fondi per riqualificare le aree

SAN VITO

L’ex cimitero ebraico e l’oasi delle sorgenti del rio Vignella divengano Sito di interesse comunitario (Sic): è l’indicazione che dà alla Regione il Comune di San Vito. L’occasione per una maggiore tutela dell’area si presenta con la partecipazione degli incontri di Agenda 21, già avviati, promossi dalla Regione per arrivare a definire «le misure di conservazione specifiche dei 32 Sic della regione biogeografica continentale del Friuli Venezia Giulia». E’ in quest’ambito che il Comune avanzerà la sua proposta: «Chiediamo – riferisce l’assessore all’Ambiente, Andrea Bruscia – il riconoscimento come Sic di tutta l’area che comprende l’ex cimitero ebraico e il parco delle olle del rio Vignella, contiguo al bosco di Torrate. Ottenere il Sic permetterebbe anche di poter richiedere contributi all’Unione europea per tutelare e valorizzare ulteriormente quest’area». Da mesi è già stata avanzata alla Regione la richiesta del riconoscimento di biotopo sulla stessa zona. Un risultato che rafforzerebbe ulteriormente la richiesta che verrà presentata agli incontri di Agenda 21 allo stesso ente (cui spetta redigere l’elenco di proposte di Sic). Proposta che trova fondamento in quanto si basa sull’estensione del Sic già riconosciuto al bosco di Torrate. Quest’ultimo, ricadente in Comune di San Vito (a differenza del complesso storico di Torrate, che si trova entro i confini di Chions), è l’unico individuato come Sic in tutto il Sanvitese: l’altra area di interesse comunitario in zona è il bosco di Marzinis, in comune di Fiume Veneto. Ma il bosco di Torrate, l’ex cimitero ebraico e l’oasi del rio Vignella «fanno parte di quello che era lo stesso ambiente di bosco – spiega l’architetto Paolo Zampese, dell’Associazione intercomunale del Sanvitese – che nel medioevo si estendeva su tutta la zona».

Diventerebbe dunque naturale estendere il Sic a tutta l’area, che presenta vegetazione e fauna caratteristiche del luogo, pressoché incontaminata e dunque degna di particolari tutele e attenzioni. In questo senso, il riconoscimentio di Sic sarebbe una garanzia in più e permetterebbe di sviluppare nuovi progetti di valorizzazione. La normativa prevede poi che, a sei anni dal riconoscimento di Sic, l’area debba essere dichiarata Zona speciale di conservazione (Zsc), col fine di creare una rete europea (Natura 2000) delle zone destinate alla conservazione della biodiversità. Il sito dell’ex cimitero ha anche un interesse storico: la piccola comunità ebraica sanvitese se ne servì sino alla fine del Settecento.

Andrea Sartori

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