Ex Banco Ambrosiano, il palazzo abbandonato

L’esposto alla polizia municipale: garantire il decoro Annunciato e mai partito il riatto del vecchio “De Conto”

sacile. Palazzi chiusi da anni e abbandonati in centro storico: esposto alla polizia comunale e all’ufficio urbanistica. Il primo era partito nel 2017.

«L’ex Banco Ambrosiano è una cartolina sfregiata della bellezza storica di Sacile – ha segnalato Zuzzi (Movimento di cittadinanza attiva )–. Il degrado avanza, le infiltrazioni d’acqua fanno marcire le parti in legno e l’edificio è in balia delle intemperie e del degrado». Il buco nel tetto è stato tamponato un paio di anni fa, ma il palazzo è da rifare.

«Come l’ex Banco Ambrosiano ci sono altri palazzi in degrado in via Garibaldi – ha censito l’ex consigliere –. Eppure il regolamento di polizia urbana all’articolo 12 prevede la cura e il decoro da parte dei proprietari. A salvaguardia dell’immagine della città gli spazi pubblici vanno mantenuti in buono stato di conservazione, per esempio nei sottoportici». Per quello che tutti chiamano palazzo De Conto, a Sacile, il progetto sintetico di riatto era stato pubblicato sui social network nel 2014. Il cantiere, programmato e autorizzato dal Comune, dovrà attutire dell’impatto ambientale e architettonico del “nuovo” condominio: quando non si sa. «Quello che cambierà volto allo scorcio sul Livenza vicino al ponte della Vittoria – si chiede Zuzzi – che cronoprogramma ha?». Il Comune ha rilasciato il permesso per ristrutturare palazzo De Conto, che ha un belvedere unico sul fiume: il nome deriva dalla storica ex gelateria, che era gestita dalla famiglia De Conto. L’edificio era stato sede dell’Ambrosiano e poi ha avuto un uso sporadico fino al 2015, quando la Pro Sacile che ne faceva un polo di smistamento o di mostre nella Sagra dei osei. Il permesso di costruire era stato inoltrato a novembre 2013. Il nuovo edificio dovrebbe ospitare una banca, garage e appartamenti. «Il silenzio assordante – ha verificato Zuzzi – è calato sull’ex Banco».

Il Comune aveva rilasciato il permesso a una nota impresa di costruzione, per ristrutturare il vecchio palazzo De Conto. Il “caveau” è ancora nel vecchio interrato e le stanze sono zeppe di materiali accatastati: la riqualificazione del palazzo metterà sul mercato appartamenti con vista-fiume e sulla piazza, con un borsino immobiliare da capogiro.

«Il problema è attivare politiche di recupero in centro storico – incalza Zuzzi –. Va sistemata anche la facciata del palazzo davanti a Grosmi». –

C.B.

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