«Europeo, disposti a smembrare l’azienda»

PRATA. Sempre più critica, la situazione occupazionale a Prata. Nei giorni scorsi, i dipendenti del mobilificio Europeo, facente parte del gruppo Petrovich che comprende anche la Martex di Prata, hanno presidiato la sede di Cessalto, per poi iniziare il volantinaggio nei mercati settimanali della zona. Martedì i lavoratori saranno al mercato di Prata per far conoscere a tutti la loro condizione e mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda. «L’amministrazione comunale di Prata segue con preoccupazione le vicende dei mobilifici Europeo e Ashome – fa sapere il sindaco di Prata, Dorino Favot –. Già in luglio avevamo dichiarato la disponibilità a portare un contributo per la salvaguardia dell’attività produttiva e dei relativi posti di lavoro. Siamo pronti a sederci al tavolo interprovinciale chiesto dai rappresentanti dei lavoratori e a cercare insieme a tutte le parti interessate di dare un futuro a questa azienda e soprattutto ai suoi lavoratori, che da troppo tempo ormai vivono nell’incertezza. Siamo preoccupati per le decine di famiglie che a seguito di queste crisi vengono a trovarsi in una situazione di difficoltà».
La scorsa settimana, in Provincia a Treviso c’è stato un vertice per discutere della grave situazione in cui versa il mobilificio Europeo. All’incontro hanno partecipato l’assessore provinciale trevigiano Michele Noal, la proprietà dell’Europeo e una ventina dei 200 dipendenti accompagnati dai segretari generali e dai funzionari sindacali di Fillea Cgil e Filca Cisl. Non c’è tempo da perdere: saranno presto coinvolte anche la Provincia di Pordenone e Unindustria Pordenone alla ricerca di qualche imprenditore disponibile a rilevare l’azienda. La proprietà ha dato la sua massima disponibilità, affermando di essere disposta anche a smembrare l’azienda se può essere più appetibile per un affitto di ramo d’azienda o a metterla all’asta prima di arrivare al fallimento. Il termine per la presentazione del piano di rilancio a corredo della richiesta di concordato preventivo in bianco scade il 18 novembre.
«Il nostro appello – ha commentato Cristian Dalla Pozza, di Fillea Cgil – è rivolto a qualche imprenditore che si faccia carico dell’Europeo. Da oggi lavoriamo tutti insieme per trovare una soluzione». I duecento lavoratori sono attualmente in regime di cassa integrazione straordinaria.
Giacinto Bevilacqua
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