Esce di strada, muore a 60 anni
L’incidente è avvenuto a Chions. Rosalia Zuin di Azzano Decimo è spirata mentre cercavano di salvarla e lascia quattro figli. Era vedova da poco tempo.

CHIONS. Rosalia Zuin non ce l’ha fatta. Rianimata in strada dal personale del 118, il suo cuore ha cessato di battere un’ora dopo al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone.
Erano le 18.50 di ieri, via Zara era bagnata. Rosalia Zuin, 60 anni compiuti il 28 aprile scorso, di Azzano Decimo, era a bordo della sua Polo bianca e da Pravisdomini si stava dirigendo a Chions, a un paio di chilometri da casa: nell’affrontare una curva, davanti al civico 25, l’auto ha attraversato la carreggiata, ha battuto contro un muretto in cemento armato e si è infilata dentro al fosso profondo tre metri. La perdita di conoscenza è stata immediata a causa dei forti politraumi subiti: sul posto è giunto il personale del 118 e il rianimatore con l’eliambulanza da Udine. Il suo cuore ha ricominciato a battere, il trasferimento d’urgenza a Pordenone dove, a seguito di un’altra crisi cardiaca, è avvenuto il decesso.
Casalinga, Rosalia Zuin era vedova da un anno: il marito Luciano Sut, infatti, era venuto a mancare il 22 maggio 2010. Lascia quattro figli: Catia e Christian, coi quali abitava in via Saccon, Diego e Monica, sposati, tutti residenti ad Azzano Decimo. Il marito di quest’ultima, Angelo Boccalon è stato chiamato sul posto del sinistro: «Ero appena arrivato a casa, mia moglie mi ha chiamato, sono arrivato qui e ho visto la macchina. Ho capito che la situazione era molto grave».
All’incidente hanno assistito diversi testimoni. Nadine Matiuzzi, di San Vito, stava uscendo di casa con i genitori Tranquillo ed Elena e la figlia Federica: «Dovevamo andare da mia sorella – racconta la prima – che abita davanti a noi. Non pioveva, ma la strada era bagnata. L’auto non andava forte, non ha frenato, ha battuto contro la spalletta e si è infilata nel fossato, a ridosso del muro di cemento. Ho chiamato subito il 118». Elisa Basso, di Lison di Portogruaro, stava rientrando a casa in auto: «Viaggiavo nella direzione opposta, l’ho vista uscire di strada: prima di traverso, poi dentro il fossato. Sono ancora choccata».
I vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare le pinze oleodinamiche per estrarre la donna dalle lamiere: il personale del 118 ha tentato di rianimarla, il cuore ha ripreso a battere, poi la seconda crisi in ospedale. Sul posto, oltre ai figli della donna, comprensibilmente straziati dal dolore, i carabinieri della stazione di Fiume Veneto al comando del maresciallo Luigi Sciocchetti per i rilievi di legge.
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