Entra nel bar con una lama e un fucile: lo punta contro un cliente, ma lo disarmano

San Daniele, la titolare: «Sono stati momenti di paura, per fortuna è intervenuto un ex poliziotto»
San Daniele 10 dicembre 2019. Bar Zebretta. © Foto Petrussi
San Daniele 10 dicembre 2019. Bar Zebretta. © Foto Petrussi

SAN DANIELE. È entrato al bar “Zebretta” con un fucile e un coltello nascosti – con molta probabilità – sotto il giubbotto. E, dopo aver terminato di giocare alle slot machine ed essere uscito all’esterno, ha puntato l’arma contro un altro avventore minacciandolo.

Decisivo è stato l’intervento di un terzo cliente che è riuscito a disarmare l’uomo, tra i 50 e i 60 anni, di San Daniele ma originario della Sardegna, e a bloccarlo a terra fino all’arrivo dei carabinieri.

Sono stati attimi di paura quelli vissuti martedì 10 dicembre, verso le 17, nel locale in via Rodeano a San Daniele del Friuli.

A raccontarceli è la titolare Luigina Masotti, che lo gestisce da 13 anni. «È arrivato a piedi, è entrato e si è messo a giocare alle macchinette – racconta – come aveva fatto anche altre volte. Poi è uscito e ha bisbigliato qualcosa alle persone impegnate in una partita di carte sedute a un tavolino.

All’esterno deve essere scoppiato un battibecco, probabilmente per qualche commento fatto da parte sua sui friulani, ma su questo non posso essere sicura al cento per cento».

Dalle parole, però, la situazione è subito degenerata. «L’uomo – prosegue Masotti – a quel punto ha rivolto un fucile contro un altro nostro cliente, di 89 anni, di San Daniele che anche lui in quel momento si trovava all’esterno del bar e che ha avuto la prontezza di dargli uno spintone e di allontanarlo. A quel punto è stato decisivo l’intervento di un altro avventore, un ex poliziotto, che si è precipitato fuori ed è riuscito a immobilizzarlo e, soprattutto, a disarmarlo».

Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri di San Daniele assieme ai colleghi di Udine che hanno bloccato l’uomo e l’hanno portato in caserma. Al momento l’attività investigativa degli uomini dell’Arma è ancora in corso.

Si stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari per ricostruire esattamente che cosa sia accaduto all’esterno del bar. È ancora da chiarire prima di tutto se il fucile fosse vero o giocattolo.

Passata la paura, la titolare ripercorre ancora una volta quanto successo. Tutto è accaduto in pochi istanti. «Fino a pochi minuti prima – spiega – l’uomo che ha puntato l’arma era tranquillo all’interno del bar e poi ha reagito così. Non so dove tenesse nascosti sia il fucile che il coltello, ma so di per certo che è arrivato a piedi e indossava un giubbotto».

Decisivo, come detto, l’intervento di un terzo cliente che è riuscito a evitare che la situazione potesse degenerare e che qualcuno rimanesse ferito. «In tutti questi anni – afferma la titolare Masotti – non mi è mai accaduto di assistere a un fatto simile. Per fortuna nessuno si è fatto male. Si tratta di un cliente già venuto altre volte in questo bar e che non ha mai assunto atteggiamenti oltre le righe o aggressivi».

«Non so proprio che cosa sia accaduto o quale sia stato il motivo che ha scatenato una tale reazione – conclude infine –. Forse qualche parola di troppo, forse un commento che non è stato gradito. Sono stati attimi di paura e agitazione ma, ripeto, la cosa più importante è che nessuno si sia fatto male». —




 

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