Emergenza acqua, arrivano le autobotti nelle malghe Cuar e Confin
Le due operazioni nel comune di Trasaghis e Venzone, trasportati 27 mila litri. Le elevate temperature hanno creato le condizioni di scarsità idrica, soprattutto per gli animali

Manca acqua a causa delle condizioni climatiche estreme e la Protezione civile chiama a supporto il Corpo forestale regionale (Cfr) per realizzare interventi di rifornimento idrico in quota.
Sono state due le operazioni effettuate a inizio settimana dal personale degli Ispettorati forestali di Tolmezzo e Udine su richiesta della Sala operativa regionale: una a malga Cuar, sul versante nord del monte Cuar nel comune di Trasaghis, l’altra a malga Confin, nel comune di Venzone.
Le due malghe, realtà che svolgono attività zootecnica e da alcuni anni anche attività agrituristica, si trovano ad affrontare una vera e propria emergenza per il caldo intenso degli ultimi giorni. E le difficoltà sono numerose.
Il perdurare delle elevate temperature ha generato infatti condizioni di lavoro sempre più difficili per le strutture poste in quota a causa del venir meno della fonte di adduzione dell’acqua per uso animale (è proprio il bestiame a soffrire maggiormente per la scarsità di acqua per l’abbeveraggio).
L’attivazione da parte della Protezione civile e quindi del Cfr è stata immediata. Il primo intervento, nella giornata di lunedì 12 agosto, si è svolto a 1.219 m a malga Cuar, dove il personale delle Stazioni forestali di Resia, Tolmezzo, Villa santina, Ampezzo e Gemona ha realizzato il trasporto, attraverso più viaggi, di 18.000 litri di acqua utilizzando i mezzi in dotazione (un Graelion Tekne e un Iveco Magirus).
La giornata successiva è stata la volta del rifornimento idrico a malga Confin, a 1.332 m nel territorio del Parco naturale delle Prealpi Giulie, ad opera del personale della Stazione forestale di Villa Santina con il trasporto di 9.000 litri di acqua.
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