Elezioni comunali: è duello fra Pdl e Lega sui candidati
Vertice nella Destra Tagliamento tra Pdl, Udc e Carroccio per trovare un nome unitario. Il sindaco del capoluogo giuliano Dipiazza: fiducioso sull’approvazione del bilancio

UDINE.
Il centro-destra è ancora in alto mare per la scelta dei candidati sindaco a Pordenone e a Trieste. Ieri c’è stata una fumata nera dal vertice del centro-destra nella città del Noncello. Pdl e Lega rimangono sulle loro posizioni, tutto è rinviato a un nuovo vertice in programma domani. E anche a Trieste il centro-destra è diviso. Il Pdl locale ha espresso il candidato Piero Tononi, consigliere regionale, mentre è sul parlamentare Roberto Antonione che i vertici di Pdl, Lega e Udc stanno cercando un accordo.
Ieri a Pordenone si è tenuto un incontro tra il coordinatore provinciale del Pdl, Angioletto Tubaro, il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, e Danilo Narduzzi ed Enzo Del Bianco, per la Lega, e Maurizio Salvador e Francesco Pielli, in quota Udc.
Da parte del Pdl è stato affermato che Giuseppe Pedicini ha le maggiori chances di vittoria nella competizione con il centro-sinistra e in particolare con il candidato che ritengono più accreditato, Claudio Pedrotti. La Lega ha spiegato che il sondaggio commissionato nei giorni scorsi ha premiato la figura del vice presidente della Provincia, Eligio Grizzo. Nessun veto dichiarato, ma tantomeno un passo indietro e così tutto è rinviato a domani quando si terrà l’ennesima riunione.
La volontà è stata quella di prendere tempo per affinare, ognuno in casa propria, le posizioni. Nel Carroccio, a esempio, l’indicazione più ferma è quella del segretario Pietro Fontanini che sullo scacchiere regionale considera Pordenone punto irrinunciabile soprattutto se Trieste sarà del Pdl. Visto che in politica “mai dire mai” non si esclude che i partiti corrano separati al primo turno e nel caso ritornerebbe in auge, nel Carroccio, la candidatura del direttore di Tpn, Gigi Di Meo, il quale non ha ancora rinunciato all’idea di partecipare alla competizione.
L’Udc, da parte sua, non ha avanzato proprie candidature in città, perché vuole pesare negli altri Comuni che vanno al voto. Ma fino a quando non sarà sciolto il nodo del capoluogo, le altre posizioni rimangono sospese.
Il caso Trieste.
Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza è «fiducioso» sulla prossima approvazione del bilancio comunale, dopo lo stop di sabato scorso in Aula. Dipiazza ha sottolineato di aver scelto il silenzio in questi giorni «per evitare strumentalizzazioni» e si è detto convinto che il bilancio verrà votato. «Può darsi che si vada in Consiglio anche prima del ritorno di Portale», ha detto il primo cittadino riferendosi al consigliere della Lega Nord assente per motivi di lavoro, il cui voto è determinante per l’approvazione della delibera contabile.
Dipiazza ha apprezzato la proposta avanzata dal capogruppo del Pd, Fabio Omero, sulla disponibilità del centrosinistra a far uscire dall’aula un consigliere al momento del voto. «Omero è all’opposizione - ha aggiunto Dipiazza - ma è anche un buon amministratore, ha avuto una buona idea. Soprattutto a due mesi dalle elezioni si lavora per la città, ma è evidente che non tutti hanno questa idea. È questo - ha concluso - che distingue il sottoscritto da tanti di centrodestra e centrosinistra».
La Provincia di Gorizia.
Con la presentazione del comitato «Il mondo nuovo», il presidente uscente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, ha inaugurato ieri mattina la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 15 maggio. Candidato alla presidenza per il centrosinistra, Gherghetta è appoggiato da Pd, Sel, Idv, Rc e Unione slovena. «Stiamo mettendo a punto il programma - ha spiegato - di concerto con le segreterie dei partiti della coalizione». Il comitato, «politico ma non partitico», avrà come portavoce Sara Vito, attuale assessore provinciale al Bilancio.
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