Ecco la biblioteca-bonsai al posto della cabina telefonica

Telecom smantella il servizio pubblico nella piazza dei Rizzi. Alleanza di residenti e parrocchia per sostituirla con un “book sharing”

UDINE. Nascerà nel borgo dei Rizzi la prima “bibliocabina” di Udine. Da qualche giorno è apparso sulla vecchia cabina telefonica collocata nella centrale piazza l’avviso della Telecom dell’imminente smantellamento. Di qui l’idea di una residente di trasformare quell’impianto ormai “vintage” in una libreria per il “book sharing”, la condivisione gratuita di libri.

Un’attività che in Europa ha preso piede da tempo e che anche nel nostro Paese sta diventando sempre più in voga: ognuno porta i suoi libri da condividere con i vicini di quartiere e a sua volta ne ritira altri da leggere e poi restituire.

Francesca Savoia, fondatrice della “social street” “Residenti dei Rizzi Udine” – il gruppo di facebook che aiuta a socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di condividere necessità, scambiarsi professionalità e conoscenze, portando avanti progetti collettivi di interesse comune – ha subito scritto a Telecom e Comune, sottolineando che la cabina telefonica «è collocata in un posto estremamente strategico, cioè nella piazza dei Rizzi, fulcro delle attività del quartiere, e che questo la rende particolarmente portata alla trasformazione perché posizionata in un’area frequentatissima».

Lunedì prossimo Francesca, architetta residente in via Brescia, incontrerà l’assessore FedericoPirone, che verrà a fare un sopralluogo, per illustragli il progetto, ma sono già in tanti a sposare l’idea: dal parroco don Faccin a Mario Rizzi, presidente del circolo culturale Nuovi Orizzonti, che si è reso disponibile a trasformare la cabina in libreria.

«L’interno – informa Savoia – verrà sistemato con scaffalature in legno su misura, che comunque non interesseranno la struttura propria della cabina e saranno tutte di facile rimozione. La parte inferiore è destinata i più piccoli, in modo che possano imparare sia a familiarizzare con i libri, sia a re-imparare “l’arte” della condivisione, cosa che si sta riscoprendo, fortunatamente, in quest’ultimo periodo».

Sarà chiesto di cedere anche il pannello pubblicitario collocato sulla parete esterna, per poterlo convertire in una “bacheca” delle attività del quartiere «così anche chi non ha facebook può essere informato in tempo quasi reale sugli avvenimenti in corso».

I libri saranno donati dagli stessi residenti, all’interno un adesivo della “social street” “Residenti dei Rizzi” porterà il nome del donatore. Sarà anche creato un registro con la catalogazione dei testi. La cabina verrà ricoperta da pellicole adesive, che elimineranno ogni riferimento a Telecom, mantenendone comunque l’aspetto e i colori esistenti (rosso, nero e bianco).

«Gli unici interventi necessari, non realizzabili dai residenti, saranno l’installazione della porta d’accesso, da recuperare da un’altra cabina dismessa (purtroppo la nostra ne è sprovvista) e l’installazione di una luce interna che permetta di poter utilizzare la cabina anche nelle ore serali, da chiedere al Comune di Udine».

La Telecom ha già dato la conferma di cessione e a giorni manderà un tecnico che verrà a togliere il telefono e a rimettere la porticina.

E i vandalismi? «Si mettono in conto, ma si dà anche per scontato il senso civico della comunità: saremo noi residenti a dare un occhio ogni giorno, a sistemare e pulire, segnalando eventuali disfunzioni».

La bibliocabina, se l’iter burocratico sarà snello, verrà inaugurata – con il supporto di un cantastorie, che leggerà un libro in piazza a grandi e piccini – il prossimo giugno in occasione della festa dei borghi dei Rizzi, la tradizionale sagra paesana organizzata da Nuovi Orizzonti in collaborazione con la parrocchia e le associazioni dei Rizzi.

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