Ecco i presidi: cinque sono nuovi, ma 19 istituti restano “scoperti”

La stuazione nelle scuola del Friuli. I sindacati denunciano un eccesso di doppi incarichi: «Troppe reggenze e il concorso slitta.» Antonio Colussi va in pensione e lascia lo Zanon: lo sostituirà Sylviane Beltrame
Un'insegnante durante una lezione in classe in una foto d'archivio. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
Un'insegnante durante una lezione in classe in una foto d'archivio. ANSA/ ALESSANDRO DI MEO

Cinque nuovi incarichi e tante conferme per le presidenze delle scuole friulane. Dal primo settembre a sostituire il dirigente prossimo alla pensione Antonio Colussi alla guida dello Zanon sarà Sylviane Beltrame. Ma è la cronica carenza di presidi che lascia preoccupati i sindacati, per l’anno scolastico 2016/2017 saranno 19 le reggenze (ovvero i doppi incarichi) fra le 69 scuole della provincia di Udine.

Dopo 44 anni di carriera, di cui dieci alla guida dello Zanon, Antonio Colussi va in pensione. Il preside con la passione per la musica da settembre non guiderà più la scuola di piazzale Cavedalis. Come detto, a sostituirlo sarà Sylviane Beltrame, in arrivo dall’Isis di Latisana.

Al Terzo istituto comprensivo, al posto del dirigente coinvolto nel crollo della Casa dello studente dell’Aquila, Livio Bearzi, arriva Paolo De Nardo, che dunque lascia l’Istituto comprensivo di Martignacco. Vilma Candolini, fra le altre cose ex reggente proprio al Terzo comprensivo, approda al Centro provinciale per l’istruzione degli adulti.

Tutte conferme per le altre scuole della città, i presidi hanno infatti incarichi triennali che necessitano di una conferma esplicita da parte dell’Ufficio scolastico per essere rinnovati. Stringher (Anna Maria Zilli), Percoto (Gabriella Zanocco), Ceconi (Giovanni Francois) e Marinoni (Laura Decio), non assisteranno ad alcuna rivoluzione per i prossimi tre anni scolastici.

Nuovi incarichi per Laura Bertoli e Lucia Chiavegato, rispettivamente al comprensivo di Tavagnacco e al Linussio-Paschini di Tolmezzo. Confermate le presidenze di Adriana Cherubini, Tiziana Cavedoni e Manuela Mecchia rispettivamente al Tiepolo di Pagnacco, al comprensivo Giovanni XXIII di Tricesimo e all’Isis Solari di Tolmezzo. Lunghissima la lista delle scuole che rimangono senza dirigente. Nell’elenco compaiono pure il Bachmann di Tarvisio e gli Isis Mattei e Linussio di Latisana e Codroipo.

Tutti gli altri sono istituti comprensivi e più precisamente: Destra Torre (Aiello del Friuli), Valtagliamento (Ampezzo), Don Milani (Aquileia), Cervignano del Friuli, Faedis, Lestizza-Talmassons, Carducci (Lignano Sabbiadoro), Majano-Forgaria, Martignacco, Mortegliano-Castions di Strada, Cavour (Palazzolo dello Stella), Palmanova, Matiz (Paluzza), Cuore dello Stella (Rivignano), Università Castrense (San Giorgio di Nogaro) e il Bilingue di San Pietro al Natisone.

«Purtroppo l’istituto della reggenza, nato per far fronte a situazioni eccezionali, viene utilizzato per fronte alla mancanza di dirigenti scolastici - protestano i sindacati -. Una situazione che determina notevoli disagi sia per le scuole nel loro complesso sia per i dirigenti scolastici incaricati delle reggenze e che è destinata a ripetersi anche il prossimo anno scolastico, mentre ancora si aspetta l’emanazione dell’atteso concorso».

Allargando lo sguardo all’intera regione, le scuole prive di dirigente scolastico titolare sono 47. Facendo un confronto tra il dato nazionale e quello regionale, in Friuli Venezia Giulia le reggenze sono quasi il doppio rispetto alla media italiana.

Mentre a livello nazionale la percentuale di scuole “scoperte” è del 16 per cento, poiché quelle prive di dirigente scolastico titolare sono mille 346 su 8 mila 406, in regione gli istituti “scoperti” sono 47 su un totale di 171 e la percentuale sale al 27,4 per cento.

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